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Fed: forse rialzo tassi nel primo trimestre. Borse col fiato sospeso

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Salvatore Dimaggio

Le borse hanno archiviato una seduta serena e positiva dopo una settimana cupa, ma ora tocca alla Fed.

Inflazione e Fed diranno al mercato se la festa è finita o può continuare. La variante Omicron spaventa le borse perchè può imporre nuovi lockdown, specie in Europa, ma a spaventare è soprattutto la Fed. La Fed ha trasmesso in più occasioni la sua preoccupazione per la variante o micron ed i suoi riflessi sull’inflazione. L’idea generale era quella di un tepering accelerato e poi di un rialzo dei tassi nella seconda metà del 2022. Ma oggi sembra tutto diverso. La Fed appare un falco pronto ad aggredire la temuta inflazione, anche perchè covid e rincari sono elevati. In effetti l’inflazione sta salendo più del previsto in Europa e negli USA e lo stesso i contagi della variante Omicron.

Fed in modalità falco

 

Ecco che allora serpeggia l’idea di un rialzo dei tassi subito. Già nel primo trimestre 2022. Dunque un tapering velocissimo e i tassi pronti a scattare in alto, per sbarrare la strada all’inflazione e dare respiro alla supply chain. Infatti la catena degli approvvigionamenti è in forte crisi negli USA con i porti che scoppiano e i container che si ammassano. Che fare? I mercati temono molto una Fed interventista. Come sempre, tutto è nelle mani della Fed. Se riuscirà a comunicare calma e pazienza i mercati potranno tirare un sospiro di sollievo. Ma se dovesse parlare di un’azione sui tassi decisa e rapida, allora potrebbe davvero assestare un notevole colpo ai mercati. Attualmente i mercati sono senza una vera bussola, perchè la fiducia in una Fed sempre accomodante si è infranta e ve lo raccontiamo all’articolo seguente:

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Ma suscitano ansia anche le criptovalute: stanno crollando rovinosamente e hanno deluso chi le credeva un rifugio. Tutto all’articolo seguente.

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Insomma è un momento di confusione che solo una Fed chiara e netta potrà risolvere

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