In questo 2022 ha debuttato la nuova soglia di utilizzo del denaro contante.
La guerra che il governo sta muovendo ai contanti è davvero durissima e lo scopo è quello di contrastare l’evasione fiscale. Se fino all’anno scorso la tagliola scattava ai €2000 quest’anno la cifra è stata dimezzata a €1000. Dunque bastano €1000 pagati in contanti per far scattare multe che possono arrivare fino a €50.000. Ma la questione più spinosa riguarda il frazionamento delle cifre. Qui si sta facendo molta confusione e tanti rischiano di essere multati semplicemente perché magari non si stanno rendendo bene conto di cosa è possibile frazionare e cosa no. Tanti pagamenti che noi effettuiamo normalmente li effettuiamo in maniera frazionata e di conseguenza non è facile orientarsi su cosa sia possibile frazionare e cosa no. Cercheremo in questo articolo di spiegare questa importante questione nel modo più chiaro possibile. Diciamo che in linea di principio un pagamento che per sua natura risulti frazionato non dovrebbe incorrere in sanzioni.
Se ad esempio qualcuno mi eroga un servizio nel tempo e io sono abituato a pagarlo settimanalmente, questo pagare la sua prestazione in modo frazionato non fa saltare la mosca al naso al fisco perché è qualcosa di connaturato al tipo di rapporto. Anche un negozio di elettrodomestici che abitualmente utilizza lo strumento delle rate per rendere i pagamenti più leggeri ai suoi acquirenti non sta aggirando la normativa sul contante. Al contrario quando un pagamento per sua natura andrebbe fatto in un’unica soluzione, ma supera i €1000 e, soltanto per aggirare il limite sul contante viene spezzato in due o tre tranche tutte di valore inferiore ai €1000 e si paga in contanti, ecco che se si viene scoperti si rischia la multa.
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Dipende tutto dalla natura del pagamento e dalle prassi usuali nel commercio.
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Dunque caso per caso il fisco andrà a valutare se lo spostamento di denaro è per sua natura frazionato comunque frazionabile o se il frazionamento è stato fatto in modo arbitrario semplicemente per aggirare la legge.
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