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Benzina, panico senza precedenti: supera i €2 e le pompe restano a secco

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Salvatore Dimaggio

Una situazione veramente pesantissima quella della benzina e dei carburanti che rischia seriamente di bloccare il nostro Paese.

Vediamo che cosa sta succedendo e quali sono i rischi per i cittadini. Da mesi la benzina è in costante aumento. Gli automobilisti sono scioccati nel vedere i prezzi ritoccati praticamente ogni settimana se non ogni giorno.

Solo pochi giorni fa infatti si era toccato il triste primato di €1,80 per il un litro di benzina ed ormai si sono già superati i €2. Di questo passo davvero usare l’auto diventerà impossibile. I rilevamenti fatti dalle associazioni per la tutela dei consumatori nelle varie parti d’Italia indicano una situazione dei prezzi veramente preoccupante. Infatti tanti Italiani stanno cercando di rinunciare all’auto e di utilizzare dove possibile i mezzi pubblici. Ma questo, specie nel centro-sud storicamente carente dal punto di vista di trasporti pubblici ospedali e servizi in genere, è particolarmente difficile. Ma adesso arriva una gelata tremenda sul settore della benzina. I benzinai non ci stanno a fare la parte di quelli che si stanno arricchendo sulla pelle altrui.

Pompe senza benzina

Anzi le associazioni di categoria ammettono che quasi una pompa su tre potrebbe chiudere a causa dei rialzi. Infatti le prime vittime del caro benzina sono proprio i benzinai che vedono erodersi i loro guadagni in maniera spietata. Ma le pompe potrebbero davvero rimanere a secco ed il motivo è che gli autotrasportatori ormai non riescono più a muovere il loro mezzi. Le associazioni di categoria degli autotrasporti italiani hanno fatto sapere al governo che ormai il pieno per un tir ammonta alla cifra spaventosa di €1200, di conseguenza si rischia concretamente il blocco merci. La situazione è questa: oggi paghiamo la benzina uno sproposito ma presto la benzina letteralmente potrebbe non riuscire ad arrivare alle pompe di benzina.

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Il rischio di paralisi per il Paese è assai concreto ed infatti governo ed associazioni degli autotrasportatori si incontreranno il 17 per cercare di trovare una soluzione. Gli autotrasportatori chiedono che il gasolio da loro utilizzato per muovere i tir venga loro concesso ad una cifra che sia sostenibile per la propria attività. Ma quante possibilità ci sono che il Governo riesca a promettere questo? Se i trasportatori non avranno risposte concrete il rischio di blocco sarà molto concreto.

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