Un’ottima notizia arriva dal Decreto Milleproroghe per quei tanti Italiani che sono in affanno nei confronti del Fisco.
Nell’arco della complessa approvazione delle norme Decreto Milleproroghe è spuntata una novità di assoluta importanza.
Tanti italiani oggi hanno una situazione nei confronti del Fisco molto complessa e precaria. La ripresa si è trasformata in uno scenario assai diverso fatto di grandi disparità sociali e di un’inflazione spietata. Le commissioni riunite affari costituzionali e bilancio hanno messo mano al Decreto Legge del 28 ottobre del 2020 numero 137 che è stato poi convertito in legge: l’ 18 dicembre 2020 numero 176. Vediamo in sostanza che grande boccata di ossigeno significa questo. In virtù della norma che oggi viene modificata persino chi era decaduto dalle precedenti dilazioni poteva presentare una nuova richiesta di poter rateizzare.
Attenzione però perché con la vecchia formulazione il termine per la presentazione della nuova rateizzazione anche per i decaduti era quello tassativo del 31 dicembre 2021. Di conseguenza dal primo gennaio di quest’anno non era più possibile chiedere nuove rateizzazioni, o meglio si potevano chiedere nuove rateizzazioni, ma soltanto se si fosse saldato tutto ciò che ancora si aveva in sospeso con il Fisco. In pratica questo vuol dire una vera e propria riapertura dei termini per chiedere nuovi piani di rateizzazione e questo anche per chi non abbia saldato il pregresso. Ma vediamo concretamente come funziona. Normalmente per richiedere una rateizzazione bisogna essere a posto con tutto il pregresso.
Ma con questa novità dal primo gennaio al 30 Aprile di questo 2022, si può chiedere una nuova rateizzazione anche se non si è in ordine con le questioni precedenti. Sicuramente una grande boccata d’ossigeno. Ma si parla con insistenza anche di rottamazione e saldo e stralcio. Benché norme specifiche su rottamazione e saldo e stralcio non siano state inserite nel decreto milleproroghe, numerosi partiti politici stanno facendo pressione perché questi due strumenti tornino al più presto.
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E i tempi potrebbero essere brevissimi secondo alcune indiscrezioni. La motivazione è che tante aziende piccole e grandi rischiano seriamente di trovarsi in difficoltà a causa dei rincari della luce e del gas che il Governo ha lenito assai poco. Di conseguenza per il fisco accanirsi su soggetti già fortemente compromessi non avrebbe senso. Dunque a breve potrebbero ritornare queste due misure attese da tanti.
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