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Benzina a 3€, non siamo lontani: petrolio $100, gas e alluminio alle stelle

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Salvatore Dimaggio

I prossimi aumenti probabilmente costringeranno tanti italiani a lasciare proprio l’auto a casa. Questo è quello che molti esperti temono visto l’andamento delle materie prime.

La benzina è arrivata a €2 al litro ed è una vera stangata per le famiglie per le imprese, ma purtroppo il mercato delle materie prime non promette nulla di buono.

Anzi le tensioni internazionali e le speculazioni stanno facendo letteralmente esplodere questo mercato che poi si riversa inesorabilmente sul bilancio degli italiani. Vediamo che cosa sta succedendo. Tra Russia e NATO la tensione è ai massimi e le materie prime schizzano al cielo. Il Brent è arrivato a sfiorare i 99,5 dollari: una cifra inverosimile che costituisce il 30% di aumento dall’inizio dell’anno. Per le altre materie prime la situazione non è affatto diversa e questo significa una stangata senza precedenti sulla benzina, ma anche sulla bolletta. Vediamo cosa sta succedendo. Le sanzioni imposte contro la Russia, sempre più minacciosa ed assertiva nella crisi sul futuro dell’Ucraina, stanno innervosendo pesantemente i mercati delle materie prime. E soprattutto il petrolio ed il gas ne risentono fortemente.

Sulla benzina si temono stangate senza precedenti

Queste ondate di rincari sui mercati internazionali possono sembrare qualcosa di lontano e molto tecnico, ma in realtà significa che le batoste su bollette e benzina sono solo all’inizio. Il prezzo record a cui è arrivata tutta una serie di materie prime, non può che far lievitare i costi dell’energia per le aziende e per le famiglie a livelli davvero record. Ma a quanto può arrivare la benzina? È difficile fare previsioni attualmente, ma con questi rincari il prezzo potrebbe correre fino anche ai €3 al litro. La spirale inflazionistica è molto più dura delle attese. Arrivare a soglie del genere avrebbe un impatto assolutamente sistemico. Per tante aziende produrre diventerebbe impossibile e sarebbero costrette alla chiusura.

Il danno rischia di essere sistemico

Ma il danno più forte lo avrebbero gli autotrasportatori che già da tempo minacciano il blocco merci perché con gli attuali costi del gasolio non riescono più a spostare le merci con un margine di guadagno. Ma come disinnescare una situazione così esplosiva? Il danno principale ovviamente è per le classi sociali più fragili che non hanno strumenti per proteggersi da un’ondata di rincari così travolgente.

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Cgia di Mestre ha analizzato approfonditamente la questione delle bollette ed è arrivata alla conclusione che gli aiuti del governo in realtà le alleggeriscono ben poco. Il governo ha messo in campo cifre importanti ma gli aumenti sono talmente forti che sostanzialmente famiglie ed imprese avranno un danno assai marcato.

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