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Bonus matrimonio 2022: come lanciare il bouquet a spese dello Stato

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Salvatore Dimaggio

Il Bonus matrimonio è stato messo in campo anche nel 2022 dall’esecutivo. Si tratta di una misura nata nell’ambito della pandemia di covid e confermata anche quest’anno.

In effetti è stata proprio la pandemia di covid a convincere il Governo a creare questo bonus e le motivazioni sono decisamente forti.

Infatti la pandemia di covid ha principalmente colpito alcune attività e tra queste c’è proprio l’organizzazione dei matrimoni. In effetti il matrimonio per sua natura è un grande incontro di tantissime persone, proprio quello che in tempi di covid era assolutamente proibito. Ma vediamo come funziona il bonus matrimonio 2022. Arriva con il decreto sostegni bis e vale 60 milioni di euro. Si tratta in definitiva di un contributo a fondo perduto focalizzato su tutti gli operatori che si occupano del comparto e degli eventi. A dispetto del nome, questo contributo a fondo perduto ha uno spettro di applicazione decisamente vasto.

Aiuti ad ampio spettro

Questo perchè tutto il mondo dell’organizzazione degli eventi è stato colpito dal covid e soprattutto dai vari lockdown con particolare severità. Dunque questo bonus va coprire il mondo dei matrimoni ma anche quello dell’intrattenimento, il cosiddetto horeca, ma anche l’organizzazione di feste e cerimonie a vario titolo. Vediamo chi può accedere a questo bonus. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha ufficializzato i dati relativi ai paletti per accedere al bonus. Questo contributo a fondo perduto è aperto a tutte quelle aziende del comparto che tra il 2019 ed il 2020 abbiano avuto un abbattimento del fatturato di almeno il 30%.

Ecco i requisiti. E gli sposi?

Dunque il presupposto forte è un vero e proprio crollo del fatturato in occasione della pandemia. Ma la cifra di 60 milioni è suddivisa in modo molto particolare tra le varie attività colpite dal covid. Ma vediamo nel dettaglio chi beneficia di questo contributo governativo. Ovviamente è proprio il settore del Wedding a fare la parte del leone. Infatti dei 60 milioni stanziati dall’esecutivo, ne prende addirittura 40.

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Il settore horeca prende invece 10 milioni. Il più generale settore dell’intrattenimento e organizzazione di feste e cerimonie percepisce altrettanti dieci milioni. D’altra parte però c’era grande attesa per il bonus dedicato proprio agli sposi. Era stato messo in campo durante la pandemia di covid e tanti ne chiedono il ritorno. Tuttavia ad oggi non c’è alcuna conferma che possa tornare. Dunque gli aiuti al comparto sono confermati, mentre quelli agli sposi, no.

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