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Mutuo: “il muro”, se non hai questo stipendio, la banca non lo concede

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Salvatore Dimaggio

Sono tanti gli italiani alla ricerca di un mutuo, ma ottenerlo non è semplice. Vediamo di capire che cosa vogliono le banche per poter concedere l’agognato mutuo.

Tanti sono in cerca di una boccata di ossigeno e chiaramente chiedere il mutuo è una delle prime vie che vengono in mente. Ma prima di concedere un mutuo ovviamente le banche hanno una precisa lista di garanzie da richiedere.

In sostanza la banca vuole sapere se riuscirà ad avere indietro il denaro che ci sta prestando e quali garanzie offriamo in tal senso. Sicuramente la banca valuta innanzitutto il tipo di entrate che chi chiede il mutuo ha a disposizione. Sicuramente un contratto stabile a tempo indeterminato e con un buon introito costituisce un titolo di vantaggio. Dunque se l’importo ha il suo peso e anche soprattutto la stabilità del tipo di contratto a pesare forse anche di più. Un dipendente statale con un contratto a tempo indeterminato ha sicuramente un canale preferenziale su chi abbia un contratto a tempo determinato o sia in apprendistato.

Stipendio e stabilità

Purtroppo specie per i giovani è molto difficile poter presentare alla banca un bel contratto a tempo indeterminato, vista la fortissima precarietà nella quale purtroppo ci troviamo. Eppure senza questo tipo di contratto è piuttosto difficoltoso ottenere il mutuo. Per quanto concerne gli autonomi, la certezza di un introito come può essere uno stipendio, chiaramente non esiste. Dunque per gli autonomi la banca farà una valutazione caso per caso del tipo di impresa che hanno, ma anche della loro storia e della storia dei loro introiti.

Le vie per averlo sono molteplici

Un’attività economica che esiste da tempo che ha dimostrato una certa stabilità certamente avrà maggiori possibilità di un’impresa giovane o magari che ha avuto una storia turbolenta. Ovviamente un notevole aiuto sono le garanzie che possono essere offerte. Molto spesso i giovani non possono offrire molto in termini di garanzia, ma la garanzia offerta dall’ipoteca su un immobile oppure magari da un genitore con una pensione che si offre di intervenire in caso di mancato pagamento può essere certamente un valido aiuto.

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Quando sono più soggetti a richiedere un mutuo ed è il caso ad esempio di due coniugi, la banca andrà a valutare globalmente gli introiti di entrambi, ma anche le eventuali garanzie offerte da parenti che si impegnino a garantire per i richiedenti. Ad ogni modo in linea di principio la banca non erogherà un mutuo che abbia una rata superiore al 30% del reddito dei richiedenti. Ovviamente il 30% è una cifra indicativa e istituti diversi anche in base ai casi concreti possono fare valutazioni anche molto differenziate.

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