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Buoni fruttiferi: la novità del 5 x 5 “ti garantisce lo Stato”, tutte le opportunità

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Salvatore Dimaggio

L’inflazione e adesso anche la guerra in Ucraina mettono seriamente a rischio i risparmi degli italiani.

La perdita del potere d’acquisto della valuta è ormai un dato purtroppo noto a tutti. L’euro vale sempre di meno perché concretamente beni e servizi che si possono acquistare diminuiscono giorno per giorno. Cgia di Mestre ha fatto dei conti molto particolareggiati sull’impatto devastante dell’inflazione sulle famiglie italiane e chiaramente i risparmiatori cercano di capire come mettere al sicuro i propri risparmi.

Sicuramente le scelte possono essere tantissime ma per chi non vuole rischiare in investimenti troppo complessi e poco comprensibili, sicuramente i buoni fruttiferi postali costituiscono una buona opportunità. Infatti i buoni fruttiferi postali hanno delle caratteristiche che li rendono estremamente interessanti. Innanzitutto c’è la garanzia che i soldi investiti sono tutelati dallo Stato, di conseguenza chi mette i propri soldi nei buoni fruttiferi postali ha un livello di protezione che ben pochi altri investimenti possono garantire.

Garantisce lo Stato e soldi disponibili

Ma i buoni fruttiferi postali riescono anche a coniugare investimenti di lungo termine come ad esempio 25 anni, con la possibilità di poter richiedere i soldi in qualsiasi momento. Un altro vantaggio sicuramente forte. Insomma i buoni fruttiferi postali sono amati dagli italiani ed in tempo di inflazione sicuramente sono amati ancora di più. Se i buoni fruttiferi 4 x 4 sono stati un grandissimo successo, l’arrivo dei nuovi 5 x 5 si può ben definire un successo annunciato.

Come funziona e quanti lo sottoscrivono

Vediamo di capire concretamente come funzionano i buoni fruttiferi postali 5 x 5. Diciamo subito che gli interessi aumentano anno per anno. Di conseguenza ogni anno in più che si tengono i soldi nel buono fruttifero si avrà un interesse leggermente più alto di quello precedente. Attenzione però, perché per poter beneficiare effettivamente di questi interessi bisogna attendere almeno un quinquennio. Dunque se si ritirano i soldi dopo 5 anni si avranno effettivamente tutti gli interessi dal primo al quinto anno.

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Ma se si dovessero ritirare i soldi al quarto anno non si avrà nulla. E lo stesso vale per tutti i 5 quinquenni successivi. Se si ritirano i soldi al decimo anno si avranno i 10 anni di interessi; se si ritirano all’ottavo si avranno soltanto i primi 5 anni di interessi. È un meccanismo collaudato già con i vari 4×4 e simili. I numeri ci dicono che gli italiani si stanno rivolgendo con fiducia a questi strumenti.

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