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Donne, la mimosa di Draghi è il fondo perduto per diventare imprenditrici

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Salvatore Dimaggio

Un divario abissale quello tra donne e uomini nel mondo del lavoro e anche in quello dell’imprenditoria. Ma ora arriva il fondo perduto da ben 400.000 euro.

In questo 8 marzo vogliamo mettere da parte la facile retorica sulle donne e parlare di freddi dati. Quelli che dicono che gli imprenditori in Italia sono praticamente tutti uomini. Le donne sono pochissime e perciò è prezioso il nuovo fondo perduto per l’imprenditoria femminile. Vediamo come funziona.

Lo scopo è assai nobile: combattere l’egemonia maschile nei board delle grandi aziende così come in quelle piccole. Al netto di decenni di buone intenzioni sul colmare il gap tra uomini e donne in realtà questo divario esiste ed è più vasto che mai. Vediamo allora come il Governo punta ad aiutare le donne italiane a realizzare il sogno di diventare imprenditrici. Anzi, in realtà il fondo perduto segue dun doppio canale. Vediamo perchè.

Due canali di intervento

L’idea dell’Esecutivo è quella di aiutare le aziende al femminile che devono nascere, ma anche potenziare quelle che ci sono già. Dunque non solo permettere a tante donne di diventare imprenditrici, ma anche aiutare quelle che già sono riuscite in questa difficile missione. Ma per beneficiare degli aiuti a fondo perduto le aziende, nuove o vecchie che siano devono essere davvero in rosa.

Paletti precisi

Si, perchè per ogni tipo di società, sono previste soglie precise per l’erogazione del fondo perduto. Insomma la presenza femminile nei ruoli di potere dell’azienda deve essere dimostrata dai numeri ed effettivamente prevalente, altrimenti il fondo perduto non si può avere. Lo scopo ovviamente è quello di evitare i furbetti che possano chiedere gli aiuti per aziende rosa solo in teoria. Ma gli aiuti sono veramente corposi e parliamo di cifre importanti.

Cifre davvero forti

Il budget per questi aiuti a fondo perduto in favore dell’imprenditoria femminile è stato preso dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le cifre messe a disposizione per ogni azienda sono davvero importanti. Parliamo di soglie elevate per le aziende di nuova formazione: 250.000 euro. Ma la soglia è quasi doppia per quelle già avviate: 400.000 euro.

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Gli aiuti sono un mix di fondo perduto ed accesso a finanziamenti agevolati e non sono finalizzati solo ad investimenti di tipo materiale nell’azienda. Grande risalto è dato alle attività di consulenza e mentoring che possano potenziare le donne sotto il profilo delle competenze strategiche.

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