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Bonus facciate: 60, 90 e 110%, le tre vie con la novità delle Entrate

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Salvatore Dimaggio

Il Bonus facciate si rinnova grazie ad alcune sorprese dell’ultima ora. Scopriamole insieme.

Il bonus facciate dopo il Superbonus è sicuramente il bonus casa più ricco in termini di danaro movimentato nel paese. Ma il bonus facciate è anche il bonus attorno al quale si sono avute più frodi e dunque non sorprende che il governo abbia deciso di abbassarlo dal 90% ad un decisamente più misero 60%.

Eppure c’è da sottolineare come la diminuzione al 60% non abbia scoraggiato gli italiani dalla fruizione di questo bonus. Ancora oggi però ci sono tanti cantieri italiani che usufruiscono del 90%. Questo è possibile per tutti i lavori partiti entro la fine del 2021. Infatti con l’ultima Finanziaria si è capito che dal 2022 il bonus facciate avrebbe subito una drastica cura dimagrante. Dunque è iniziata una vera e propria corsa per far partire i cantieri e beneficiare del 90%. Ma dall’agenzia delle entrate arriva una novità veramente clamorosa e che farà piacere a tanti.

Il Superbonus per le facciate

Infatti per la sostituzione della facciata si può addirittura utilizzare la via del superbonus 110%. Il superbonus 110% ovviamente ha una convenienza molto maggiore rispetto al bonus facciate che ormai vale soltanto il 60%. Tuttavia ovviamente ci sono dei paletti. Infatti l’Agenzia delle Entrate ha detto che si può usare il superbonus per la sostituzione della facciata a patto però di rispettare tutte le normative relative all’ecobonus. Dunque l’ecobonus 110% può essere utilizzato per grossi interventi sulle facciate degli stabili al posto del decisamente meno conveniente bonus facciate.

Attenzione a limiti e problemi

Ma non bisogna nemmeno dimenticare che la stretta sulla cessione dei crediti sta facendo sentire i suoi effetti sul comparto dell’edilizia. Infatti dopo aver stabilito un limite ad una sola cessione del credito il Governo ha riaperto la cessione multipla ma con controlli talmente stringenti che stanno spingendo in molti a lasciar perdere. Basti pensare che al tecnico asseveratore che sbaglia sono attribuite le pene che arrivano fino a 5 anni di carcere.

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Nel frattempo Poste Italiane ha riaperto la piattaforma per la cessione del credito ma i documenti richiesti e soprattutto i tempi richiesti sono veramente esagerati. Insomma il bonus facciate può essere fruito in maniera anche più furba e più ricca attraverso l’ipotesi del superbonus ma i problemi non mancano. Non a caso Nomisma rileva come l’interesse degli italiani nei confronti del mondo dei bonus sia notevolmente diminuito.

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