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Guerra “non ci saranno soldi per mangiare” economia italiana a rischio

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Salvatore Dimaggio

La guerra in Ucraina è un evento sconvolgente per tutto il mondo. Per noi Italiani gli effetti già si fanno sentire, ma come vedremo il rischio è grosso.

Già Goldman Sachs in un recente report sottolineava la fragilità di Italia e Germania di fronte alla guerra. La previsione della grande banca d’affari è che Italia e Germania entreranno in recessione, ma vi trascineranno anche tutta l’Europa.

Ma cosa si teme concretamente per il nostro Paese? Lo scenario più temuto è quello della recessione economica unita alla forte inflazione. Questa condizione è nota come stagflazione e molti temono che il Paese possa finirci dentro. Questo metterebbe sotto intenso stress la capacità di famiglie ed imprese di provvedere anche alle spese più banali. In una situazione del genere tante famiglie potrebbero finire sotto la soglia di povertà.

La mancanza di reti sociali

La previsione di tante famiglie che scendono sotto la soglia di povertà è estremamente pericolosa sia per i soggetti coinvolti che per il sistema nel complesso perchè si rischiano forti tensioni sociali. L’unica vera rete di protezione contro la povertà in Italia è il Reddito di Cittadinanza, ma è carente sotto molti punti di vista. Molti esperti ritengono che questo strumento lasci fuori troppi bisognosi.

Poche scorte per vivere

Oltre al rischio per troppe famiglie fragili che possono ritrovarsi senza l’indispensabile per vivere, il problema è anche relativo alle scorte nazionali per far andare avanti il Paese.

Vari ministri del Governo Draghi in numerose occasioni hanno sottolineato come l’esecutivo sta facendo tutto quanto in suo potere per rendere l’Italia più indipendente dal punto di vista energetico. Ma si tratta sempre di progetti che richiedono tempi medi o lunghi ed allo stato attuale l’unica opzione è risparmiare.

Risparmiare per continuare a vivere

Sia a livello pubblico che privato per ora l’unica via percorribile è quella del risparmio. Dunque abbassamento della luce dei monumenti pubblici e della temperatura negli uffici pubblici, queste sono alcune delle misure sul fronte del pubblico e per quanto riguarda il privato l’impegno per i cittadini deve essere quello ad usare con estrema parsimonia energia, carburanti e gas. La questione degli approvvigionamenti si fa cruciale per tutti i paesi europei proprio in virtù dell’embargo alla Russia che forse potrebbe essere esteso anche alla Cina. Le criticità più forti sono legate alle scorte di mangimi e sementi per far andare avanti agricoltura ed allevamento, oltre ovviamente all’energia per muovere l’industria. 

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