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Superbonus: niente proroga unifamiliari, costi extra e cessione lo fermano

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Salvatore Dimaggio

Davvero troppe nubi sul mondo dei bonus casa e non sorprende che gli esperti nel settore dell’edilizia lo vedano come uno strumento ormai agli sgoccioli.

Prima di tutto c’è la questione dei prezzi. I rincari folli causati dall’inflazione e dalla guerra in Ucraina stanno rendendo tanti cantieri sostanzialmente in perdita. Le materie prime fondamentali per l’edilizia aumentano di giorno in giorno e i conti non riescono più a tornare.

Il prezzario MiTE aveva stabilito aumenti del 20% proprio per venire incontro a questi rincari. Ma il 20% ormai appare un aumento ridicolo rispetto all’attuale inflazione e rispetto alle notizie che arrivano dall’ucraina e quindi i costi sembrano ormai un nodo insormontabile. D’altro canto il prossimo prezzario mite è atteso tra circa un anno quindi le soglie per il momento rimangono queste. La cessione dei crediti multipla e l’altro gravissimo problema che affligge i bonus. Dopo la chiusura della piattaforma di Poste Italiane molti avevano pensato che per la cessione dei crediti multipla fosse davvero finita.

Cessione di crediti e costi cantieri

Dopo la nuova normativa messa in campo dal governo la piattaforma di Poste Italiane ha riaperto i battenti ma si è capito subito che le cose erano decisamente cambiate. La quantità di documenti da presentare a Poste Italiane è abnorme e d’altra parte è proprio Poste Italiane a mettere in guardia sui lunghi tempi per l’analisi della documentazione presentata.

D’altra parte il governo per riaprire le porte alla cessione dei crediti Multipla ha posto dei paletti veramente stringenti. Un codice identificativo che deve accompagnare il credito lungo tutti i vari passaggi in modo tale da renderlo non frazionabile e in modo tale da verificare in qualunque momento la bontà della documentazione presentata. Durezza estrema sul tecnico che fa l’asseverazione dei costi. Per lui se sbaglia multe dai 50.000 ai €100000 e fino ai 5 anni di reclusione.

Proroga unifamiliari

La minaccia del Governo poi è quella di controlli stringentissimi su chiunque benefici dei bonus casa e di conseguenza il comparto soffre. Ma adesso arriva anche la gelata sulle unifamiliari. Se tanti speravano in una proroga in realtà il governo ha fatto capire che questa proroga non ci sarà e i giochi per le unifamiliari finiscono con la fine di quest’anno, come stabilito nell’ultima finanziaria. Una bella doccia fredda insomma in chi sperava in una proroga al 2023 o anche solo per chi sperava in termini più comodi per il famoso 30% dei lavori. 

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