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INPS, pronto un accredito di 930 euro. Ma è meglio evitarlo

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Edoardo Corasaniti

Un accredito di 930 euro da parte dell’INPS potrebbe crearti solo problemi.

(Calabriamagnifica.it)

Sms, email, messaggi WhatsApp: le nuove truffe si aggiornano sempre e camminano al passo delle tecnologie, di ciò che accade intorno e sa come incunearsi nelle nostre debolezze di sistema. L’obiettivo è sempre identico: rubare dati personali, dati sensibili per poi arrivare a rosicchiare soldi dai nostri conti correnti o in qualche altro modo. Insomma, sono truffe e lo scopo è di fregare chi ci casca.  In questi giorni è l’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) a mettere in guardia utenti e cittadini del nuovo tentativo di truffa che gira su internet e si manifesta, appunto, tramite le app di messaggistica ed le più classiche email.

Il tam-tam sui social per denunciare le truffe

(Pixabay)

L’Inps si adatta ai tempi e attraverso i propri canali social ha deciso di suonare l’allarme e avvertire gli utenti di quello che stava capitando con questa nuova truffa online. L’Istituto ha spiegato come avviene: il contribuente riceva un sms e viene avvisato di aver ricevuto un accredito di 930 euro da parte dell’Inps sul proprio contro corrente. E’ chiaro come il virus voglia far sì che si segua un determinato percorso e, in seguito, si inseriscano dati e informazioni compromettenti. Come, ad esempio, i dati per entrare nel proprio conto corrente. Una disattenzione che può costare un danno molto grave.

La truffa dei 930 euro

(Pixabay)

Come tutte le truffe l’obiettivo è spillare soldi. E in questo caso il metodo è di far cliccare su un sito partendo da un testo: “Inps: Pagamento di 930 euro fallito per mancanza di aggiornamento dei dati bancari, aggiorni subito”. Sembra allettante, e 930 euro fanno gola a tanti, soprattutto in un periodo come quello attuale contornato di crisi economica e rincari su ogni fronte. Se dovesse capitare di cadere nella rete degli ingannatori l’utente rischia di perdere la riservatezza dei dati sensibili. Se c’è un modo per prevenire questi virus? Di sicuro c’è da tenere a mente che nessun ente o banca richiede l’invio di informazioni personali.

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