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Assicurazione auto: “aiuto sorprendente” in questi casi detrazione 730

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Salvatore Dimaggio

Il capitolo automobili sta diventando veramente pesantissimo per gli italiani e per tanti la gestione del veicolo è un autentico salasso.

Benzina e diesel sono più cari che mai e le famiglie italiane sempre più povere ed in crisi hanno sempre maggiori difficoltà a mantenere gli autoveicoli.

Non sorprende infatti del parco auto italiano sia uno dei più vecchi d’Europa perché i cittadini del nostro paese in crisi sempre più nera cercano di evitare le spese e di risparmiare su tutto. Il costo dell’assicurazione è una di quelle stangate che purtroppo ogni italiano deve sopportare.

Una stangata senza fine, ma risparmiare si può

Tranne i pochi cittadini che non dispongono di un’automobile, tutti gli altri devono pagare per ogni automobile l’assicurazione obbligatoria per lo Stato.

Gli italiani ormai hanno imparato a cercare sulle piattaforme on-line le polizze auto più economiche e più vantaggiose ma ad ogni modo la stangata resta sempre forte. Ma è davvero possibile portare in detrazione nel 730 il costo della polizza per la propria auto? Farlo potrebbe costituire un notevole vantaggio ma effettivamente per alcuni italiani ciò è possibile. Ma come mai lo Stato viene tanto incontro ad una particolare categoria di italiani?

Chi può detrarre la polizza auto dal 730

La ragione è decisamente etica perché questo è possibile per le persone affette da disabilità. Fino al 2013 la polizza auto di una persona diversamente abile si poteva portare in detrazione al 19%. Dunque sicuramente si trattava di un aiuto, ma molto circoscritto. Ma dopo quell’anno persino questo piccolo sconto è venuto meno. Si tratta sicuramente di qualcosa di molto negativo per le persone diversamente abili. Attualmente però ci sono due tipi di polizze che possono essere portate in detrazione al 19% per la persona diversamente abile.

Ecco le attuali polizze detraibili

Possono essere portate in detrazione all’Irpef le polizze che prevedono un rischio di morte o un rischio di invalidità permanente superiore al 5%. Tra l’altro oggi questa esenzione viene ancora più circoscritta perché è limitata soltanto ad un determinato tetto ISEE. Insomma decisamente oggi lo Stato è meno amichevole con le persone diversamente abili e se ne cura in modo molto più limitato, almeno per quello che riguarda la loro autovettura. Ma il vero modo di risparmiare sull’auto secondo gli esperti è quello di affidarsi (quando si può) al car sharing, che consente di dividere viaggio in auto e spese con chi fa il nostro stesso percorso.

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