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Allarme cibo e gas: Putin e Biden si minacciano e noi restiamo senza

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Salvatore Dimaggio

Non è certamente un caso che ultimamente non si parli altro che di razionamenti.

I razionamenti sono sicuramente una scelta tragica per quello che riguarda un governo, ma diventano purtroppo inevitabili quando le scorte di materie prime fondamentali che esauriscono.

Già il covid e l’inflazione avevano reso tutto molto difficile, ma la guerra in Ucraina e le sanzioni alla Nato rischiano davvero di far deragliare tutto.

Razionamento di cibo in Spagna

Ha fatto giustamente scalpore la notizia dei razionamenti di cibo partiti in Spagna. Il governo spagnolo infatti ha autorizzato legalmente i supermercati a razionare tutti i cibi di cui avessero scorte troppo limitate. Intanto in Austria si comincia a razionare la benzina ma ben presto può toccare anche a noi per quanto riguarda il cibo e il gas. Vediamo che cosa sta succedendo. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi aveva avvisato in conferenza stampa qualche settimana fa che gli Italiani devono prepararsi nella possibilità di razionamenti.

Cibo e diesel bisogna razionare

Ma è proprio di ieri la notizia di Putin che ha detto chiaro e tondo che sta pensando di ridurre i cibi verso i paesi ostili. Tra questi paesi ostili ovviamente ci siamo anche noi e Putin sapendo di non poter vincere la guerra contro la NATO minaccia di ridurre il cibo già scarso che arriva in Italia e minaccia anche sul fronte del gas.

Infatti Putin aveva chiesto il pagamento del gas in rubli ma l’Europa ha risposto di no. Dunque Putin adesso sul fronte del cibo e su quello del gas ha tutto l’interesse ad usare l’unica arma che gli rimane prima di quella atomica vale a dire sfinire i paesi europei lasciandoli senza gas e lasciandoli senza generi di prima necessità.

Quando partono i razionamenti in Italia

Sicuramente per l’Italia una prospettiva veramente molto fosca e molti analisti stanno sostenendo che un razionamento di cibo di gas ma anche di diesel sono molto vicini e bisogna prepararsi. Non solo sarebbe un danno enorme per le famiglie e ricordiamo che addirittura 11 milioni di italiani sono già in povertà o rischiano di arrivarci presto ma sarebbe un danno enorme anche per l’economia del paese che rischierebbe in gran parte di fermarsi. Difficile dire se e quando partiranno i razionamenti in Italia. Tutto dipende dalle scelte di Putin, dall’evoluzione della guerra e dalla capacità del Governo di trovare linee di approvvigionamento alternative.

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