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Reddito di Cittadinanza: ancora nuovi tagli e controlli a casa, cosa succede

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Salvatore Dimaggio

Il Reddito di Cittadinanza è ormai nel mirino. Vediamo le tante novità negative per questa misura sociale.

Nonostante l’estrema povertà diffusa nel Paese e nonostante i quasi 11 milioni di Italiani che si trovano già in povertà o che rischiano di arrivarci presto questo sussidio continua ad essere bersagliato di critiche, ma soprattutto di tagli.

Il reddito di cittadinanza viene tagliato con ogni scusa possibile e così i beneficiari si trovano sempre più in difficoltà proprio in un momento in cui il costo della vita sale letteralmente alle stelle.

Una serie di tagli e non è ancora finita

Oltre alla piaga di tutti quelli che non riescono a prenderlo a causa del modo in cui è strutturato l’ISEE, adesso arrivano tutta una serie di tagli che purtroppo è meglio vedere analiticamente.

Infatti oltre ai ritardi sul accredito dei quali tutti si sono lamentati, ultimamente sono arrivati tagli sia dovuti ai ricalcoli dei trattamenti sociali che anche per un altro motivo. L’INPS Infatti ha provveduto e continua ancora a provvedere a ricalcolare il reddito di cittadinanza per abbassarlo in virtù degli altri trattamenti sociali che il nucleo familiare percepisce. Ma da questo mese il reddito di cittadinanza perde anche la cosiddetta quota B quella dedicata al pagamento dell’affitto.

Il problema della quota per l’affitto

Infatti se il nucleo familiare beneficia già di un sussidio comunale per l’affitto, ecco che la parte relativa all’affitto di casa del reddito grillino viene ad essere tagliata via. Si tratta di una parte piuttosto importante perché può arrivare a valere fino a €280 per il reddito e fino a €150 per la pensione di cittadinanza. Dunque per i beneficiari del reddito grillino la situazione diventa sempre più precaria e difficoltosa. Ma siccome sempre tanti furbetti vengono sorpresi a percepire il reddito pur non avendone i requisiti, scattano anche controlli al domicilio per vedere se il nucleo familiare che risulta dall’ISEE sia quello effettivo.

Più di metà dei poveri non lo percepiscono

Tuttavia la piaga più grande riguarda il reddito è il fatto che oltre la metà dei veri poveri italiani non riesce a percepirlo. Basta infatti essere proprietari di un locale fatiscente o di un terreno edificabile in vendibile per andare al di sopra della soglia ISEE. La proprietà di questi immobili inutili e controproducenti e diffusissima nel sud Italia. Si tratta di immobili che non riescono ad essere venduti a causa del mercato fermo e che impediscono anche di beneficiare del reddito e le conseguenze sono pesantissime.

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