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Auto: arriva la nuova stangata, Draghi è stato chiaro, la data da segnare

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Salvatore Dimaggio

Il capitolo automobili è diventato veramente pesantissimo per i cittadini italiani.

Le associazioni a tutela dei consumatori sottolineano con forza che l’allarme povertà in Italia è altissimo e il reddito di cittadinanza è una misura largamente insufficiente per impedire a ben 11 milioni di Italiani di finire il povertà.

In tutto questo scenario le automobili giocano un ruolo non secondario. Infatti per gli italiani mantenere un’auto sta diventando sempre più difficile e i rincari tremendi su diesel e benzina non promettono niente di buono. Gli italiani stanno chiedendo ormai il Reddito di Base universale sul sito dell’Unione europea, spaventati dal rischio di non riuscire ad andare avanti.

Carburanti troppo cari

Ma vediamo che cosa ha annunciato il Governo su questa delicata materia. Ricordiamo che su diesel pesa la pesante minaccia dei razionamenti. Infatti il diesel un po’ in tutto il mondo si sta esaurendo e di conseguenza diventa sempre più concreta la possibilità che inizi ad essere razionato.

Ma per gli italiani il problema principale ovviamente è il rincaro folle dei carburanti che ormai sono a €2. Come sappiamo il Governo è intervenuto con un taglio delle accise di €0,25 per ogni litro di diesel e benzina. Il Governo è stato quasi costretto ad intervenire un po’ per la gravità della situazione un po’ perché tanti sottolineavano e giustamente come la benzina in Italia sia tra le più care d’Europa proprio a causa delle accise.

Taglio delle accise

Di conseguenza il Governo è intervenuto a tagliare le accise di €0,25. Ma qui sono sorti alcuni problemi. Innanzitutto questo taglio sulle accise è operato a monte non va ad aiutare sostanzialmente chi è più povero e chi non ce la fa ma è un taglio generalizzato. Molti hanno sottolineato come il taglio in se stesso va più che bene ma mancano misure di sostegno a chi sia più povero. Ma l’altro problema e più pressante è che il taglio delle accise arriva fino al 30 aprile.

Mini proroga

Pressato su questo fronte recentemente il Governo ha concesso una mini proroga fino ai primi di maggio. Ma questo non cambia molto lo stato delle cose. Dunque sostanzialmente all’inizio di maggio i prezzi su diesel e benzina torneranno quelli altissimi, quindi gli Italiani devono prepararsi e tornare a pagare la benzina anche 2,3 euro per litro. Ma come detto oltre a questa terribile stangata Il problema è che per il diesel potrebbe arrivare il razionamento. In Austria e parzialmente già partito e per noi il rischio anche quello del blocco merci. Infatti mi dai le merci viaggiano prevalentemente spostati dai tir che sono alimentati proprio dal gasolio.

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