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Gas, allarme rosso: gli speculatori bloccano le scorte e lasciano l’Italia senza

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Salvatore Dimaggio

Italia non sta facendo scorte di gas: ex Presidente Eni lancia il tremendo allarme.

Salvatore Carollo ex presidente dell’Eni fa una rivelazione realmente preoccupante sul futuro del gas in Italia.

ANSA/ FABIO CAMPANA

L’ex presidente dell’Eni spiega un dettaglio tecnico che non può che preoccupare gli italiani convinti che sul gas si stia facendo tutto il possibile per gli approvvigionamenti.

Un allarme che fa riflettere

In realtà ciò non è assolutamente vero e Salvatore Carollo lo spiega in maniera decisamente preoccupante. Nella trasmissione “fuori dal coro” è stato intervistato l’ex presidente dell’Eni Salvatore Carollo, decisamente un esperto sul mercato del gas.

Pixabay

Carollo ha spiegato che di solito è proprio in questo periodo dell’anno che parte la campagna di ristoccaggio del gas. Questo è un termine tecnico per dire che in questo periodo dell’anno si ricominciano a rifornire gli stoccaggi in modo tale che alla fine dell’estate siano pieni. Carollo spiega che questa è la prassi normale seguita tutti gli anni. Proprio questa prassi permette di arrivare alla fine dell’estate con le riserve di gas completamente piene ed operative pronte per l’inverno successivo.

Una speculazione pericolosa

Ma la rivelazione che fa Carollo è veramente inquietante perché proprio in questo delicatissimo hanno contraddistinto dall’inferno dei rincari della guerra e delle sanzioni questo non sta succedendo. Anzi Carollo dice apertamente che siamo in un terribile ritardo. Nella trasmissione fuori dal coro, dunque l’esperto rivela che non è vero che in Italia si stia provvedendo a fare tutte le scorte possibili onde evitare il rischio di un taglio ma anzi si stanno facendo meno scorte degli anni passati nei quali nessun allarme era presente. Ma come è possibile una condotta così assurda e scellerata che mette il Paese in un profondo rischio? Non si dovrebbero fare proprio quest’anno più scorte e più approvvigionamenti rispetto agli anni passati? Guardando l’intervento di Carollo queste domande sono assolutamente lecite ma l’ex dirigente spiega il perché di questa condotta apparentemente assurda. Nessuna strategia dietro questo comportamento ma un semplice ragionamento economico e di convenienza.

Italia a rischio gas

In sostanza gli operatori oggi non vogliono comprare il gas a questi prezzi altissimi perché il rischio per loro è che poi durante l’estate o durante l’inverno i prezzi scendano e che debbano rivenderlo poi a prezzo ribassato e quindi perdendoci. Quindi proprio quegli operatori che in questo periodo hanno fatto profitti d’oro grazie al rincaro del gas mettono a rischio gli approvvigionamenti degli italiani per una mera questione di speculazione economica. Salvatore Carollo conclude amaramente dicendo che anche se si sta parlando tanto di dove andare a cercare il gas sostitutivo a quello russo, si dovrebbe innanzitutto dire la verità sul fatto che non si sta facendo niente per stoccare il gas che ancora si ha a disposizione.

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