Per gli italiani in questo periodo fare la spesa è sempre più difficile.
I rincari continui a causa dell’inflazione e della guerra in Ucraina costringono tante famiglie a fare delle rinunce pesanti persino sul cibo.
Tanti alimenti cominciano addirittura a scarseggiare e per alcuni oli si parla della possibilità di razionamenti.
Ma mentre fare la spesa al supermercato diventa sempre più difficile dal punto di vista economico adesso spunta anche un’insidiosa truffa in grado di svuotare letteralmente il conto corrente.
Si tratta di un imbroglio molto abile ed è il caso di capire per bene come funziona e come può fare il consumatore a difendersi. In questo periodo gli italiani al supermercato fanno di tutto per far economia e di conseguenza spesso si spostano dal supermarket al discount sperando di ottenere un bel risparmio. Qualsiasi offerta speciale o buono spesa viene sfruttato al massimo. Questo è perfettamente naturale in un contesto del genere e sicuramente non stupisce. E’ proprio su questo che si gioca la truffa di cui vi parliamo.
Si tratta di un messaggio truffaldino che sta girando sui più popolari social network come ad esempio Facebook o anche sui sistemi di messaggistica come WhatsApp. Questo messaggio informa di un ricco buono spesa dal valore davvero ingente che una nota catena di supermercati starebbe mettendo a disposizione della sua clientela per fidelizzarla. Questo buono spesa può arrivare a valere davvero tanto stando a quello che si legge in questo comunicato truffaldino e così chiaramente chi legge il comunicato è spinto anche del nome prestigioso del supermercato a crederci. Per ottenere questo buono così ricco basta semplicemente rispondere ad un questionario on-line molto semplice ed il gioco è fatto. Sarà cura dello stesso supermercato inviare a casa il buono spesa così ricco. Per poter inviare a casa il buono spesa è importante però che il consumatore faccia un piccolo contributo per le spese postali pagando direttamente sul sito con la sua carta di credito.
È proprio qui la truffa vera e propria. Infatti questo presunto pagamento come contributo spese postali non è altro che il modo per carpire le informazioni sensibili della carta di credito della vittima e poterle utilizzare per i propri raggiri. Dunque se capita di vedere questi comunicati su Facebook è importante non crederci. Ma anche se un comunicato del genere dovesse arrivarci via WhatsApp da una persona amica, il fatto che ci provenga dal sistema di messaggistica non deve indurci a crederlo più vero. Va evitata questa truffa e soprattutto va evitato il pagamento con carta di credito.
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