Sempre più calda la discussione attorno al reddito di base universale.
Questa misura è una vera e propria rivoluzione, ma i tempi per richiederla sono veramente strettissimi.
Cerchiamo di capire che cosa sta succedendo e perché il raggiungimento del 92% della soglia è un traguardo importante.
Il reddito di base universale è una misura molto avanzata ed innovativa che consentirebbe di avere a tutti i cittadini dell’Unione Europea un reddito minimo per andare avanti.
Si tratta di una sorta di reddito di cittadinanza erogato a tutti senza ISEE e senza necessità di trovarsi un lavoro. In realtà il paragone con il reddito di cittadinanza è decisamente forzato perché il reddito di base universale si basa sul presupposto che il lavoro va progressivamente diminuendo e che un reddito va assicurato a tutti come diritto fondamentale dell’individuo.
Sono ormai 30 anni che autorevoli studi economici sottolineano l’importanza dell’adozione di una misura del genere ed effettivamente presso l’Unione Europea è attivo un procedimento di raccolta di firme che può portare questo strumento a diventare realtà. Se entro il 25 giugno si raggiungeranno un milione di firme sull’apposito sito dell’Unione Europea, questa misura potrà passare al Parlamento Europeo e dunque diventare una legge vincolante per tutti i cittadini. In Italia nelle ultime settimane si è registrata un’impennata incredibile della raccolta di firme. Infatti nell’arco di poche settimane si è arrivati addirittura a toccare il 92% della soglia con nuove firme che si aggiungono praticamente ogni momento sul sito.
Dunque gli italiani desiderano fortemente questa misura ma il 25 giugno si avvicina e quindi diventa importante far conoscere questo strumento quanto più sia possibile e far firmare questa raccolta di firme di iniziativa popolare sul sito dell’Unione Europea. Secondo molti la cifra erogata con il reddito di base universale sarebbe di €640 a persona. Si tratta però soltanto di una ipotesi basata su alcuni esperimenti pilota che sono già partiti da tempo in Europa. L’attesa per questa misura è ovviamente grandissima, ma come detto il milione di firme va raggiunto entro il 25 giugno perché altrimenti l’iniziativa popolare cessa di avere vigore e la proposta non può andare avanti nel suo iter. Sicuramente l’impennata di richieste dimostra un grandissimo interesse degli italiani ed infatti su internet se ne discute moltissimo.
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