Il fisco per gli italiani è sempre più duro. Tante famiglie italiane sono in difficoltà con le tasse sempre più pesanti.
D’altra parte gli italiani sono notoriamente in una situazione difficile.
Gli stipendi sono tra i più bassi d’Europa e il precariato è diffusissimo, la pressione fiscale elevata e l’inflazione altissima rendono tutto più difficile.
Ma sui conti correnti degli italiani c’è una tassa che molti ignorano ma che è anche possibile evitare.
Cerchiamo di capire di che si tratta e cerchiamo anche di capire come mai sul conto corrente ora i controlli del fisco rischiano di diventare particolarmente penetranti. Su tutti i conti correnti italiani esiste una tassa chiamata imposta di bollo. Questa tassa è stata introdotta alcuni anni fa e va a colpire i conti correnti che abbiano una giacenza media superiore ai €5000. Dunque tutti i conti correnti italiani con una giacenza media al di sopra dei €5000 devono pagare questa tassa. Il modo per evitare questa tassa è abbastanza semplice e si tratta di tenere la giacenza media del conto corrente al di sotto dei €5000 investendo parte del proprio danaro.
Ovviamente questo accorgimento ha senso solo nella misura in cui l’investimento che si va a fare effettivamente profittevole e a basso rischio. Infatti investendo una parte del proprio danaro in modo tale che la giacenza sia sempre al di sotto dei €5000 si eviterà l’imposta di bollo in modo perfettamente lecito e senza problemi. Ma bisogna tenere presente che il fisco ora si sta concentrando in modo particolare proprio sui conti correnti degli italiani e qualsiasi mossa si faccia sul conto corrente viene attentamente analizzata. Tutto questo è possibile grazie alla cosiddetta super anagrafe dei conti correnti. La super anagrafe dei conti correnti è uno strumento potentissimo che consente al fisco di monitorare in tempo reale tutto ciò che gli italiani fanno per quello che riguarda il conto corrente, il bancomat e la carta di credito.
Dunque qualsiasi movimento economico gli italiani facciano può essere attentamente monitorato proprio al fine di scoprire qualsiasi anomalia e qualsiasi comportamento che possa sembrare preordinato al riciclaggio di denaro sporco e all’evasione fiscale. I nuovi software che utilizzano l’intelligenza artificiale possono incrociare una grandissima quantità di dati. Sicuramente questi strumenti saranno molto utili all’Agenzia delle Entrate per far emergere tanti casi di riciclaggio di denaro sporco e di evasione ma molti temono anche che comportamenti assolutamente in buona fede possano finire nel calderone degli accertamenti e creare problemi agli utenti senza motivo.
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