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Superbonus: è caos, rischiano di saltare anche i progetti già approvati, Governo durissimo

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Salvatore Dimaggio

Il superbonus è veramente nel caos e il rifinanziamento di questa misura appare veramente difficile.

Il fatto è che i fondi a disposizione per il superbonus sono terminati e il governo non ne vuole sentire parlare di proroghe.

ANSA/FABIO FRUSTACI

Per il governo il superbonus 110%, è solo una fabbrica di truffe. Infatti 5,6 Milioni miliardi di frodi sono già emerse sul super bonus ma quasi certamente si tratta solo della punta dell’iceberg.

Stop al superbonus: il Governo è durissimo

Inoltre il bonus aiuta soprattutto le famiglie benestanti mentre in questo momento il governo avrebbe bisogno di aiuti a disposizione da erogare nei confronti delle famiglie più povere.

Pixabay

Il governo dunque desidera chiudere il capitolo del bonus ma i vari partiti politici non sono d’accordo. Ovviamente il MoVimento 5 Stelle che ha creato il super bonus insiste perché questa misura continui ma anche altri partiti politici non vogliono che tutta la macchina dei bonus si fermi. Infatti se il superbonus dovesse fermarsi tante famiglie potrebbero trovarsi nel caos e lo stesso accadrebbe a tante aziende del mondo dell’edilizia. Tra le tante ipotesi sul tavolo c’è anche quella di permettere la cessione dei crediti anche a soggetti che non siano le banche.

Il caos dei crediti: possono accettarli anche soggetti diversi dalle banche?

Ad ogni modo il governo non vuole stanziare altri soldi per il bonus ed il Ministro dell’economia Daniele Franco è stato molto chiaro su questo punto. Il problema è quello delle tantissime imprese edili ricche di crediti fiscali ma prive di liquidità. Quindi l’emergenza adesso è riuscire a sbloccare il meccanismo delle cessioni. Infatti se le cessioni non riescono ad essere sbloccate tutto il mondo dell’edilizia potrebbe incepparsi e tantissime imprese edili potrebbero finire in fallimento. Ma il governo detesta il superbonus non soltanto per le frodi ma anche perché ha fatto impennare i costi dell’edilizia del 22%. Quindi si può ben dire che nell’edilizia ci sia un’inflazione molto più alta rispetto a quella del resto di dell’economia italiana. Ora la battaglia è tutta politica. Le forze favorevoli dovranno riuscire a pressare il Governo in modo davvero convincente se vogliono spuntarla.

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