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Draghi costretto a rientrare nella notte: la verità sul disastro delle prossime bollette

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Salvatore Dimaggio

Le ultime affermazioni di Draghi hanno colpito molto la stampa e i cittadini e questo non sorprende.

Che la situazione economica dell’Italia sia preoccupante e che la crisi energetica sia arrivata ad un punto di rottura è ormai chiaro a tutti.

ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

Il governo è sempre in tensione a causa dei mal di pancia e delle contrapposizioni all’interno della sua vasta maggioranza ma il problema più grosso adesso sono le bollette.

Draghi costretto a rientrare in Italia di notte

Il protrarsi della guerra in Ucraina e le speculazioni internazionali stanno facendo esplodere il costo del gas e dell’energia e famiglie ed imprese possono ritrovarsi in ginocchio.

Pixabay

Vediamo che cosa è successo e come mai Mario Draghi è dovuto rientrare addirittura di notte in fretta e furia. Per sua stessa ammissione Draghi è dovuto rientrare a Roma di notte per poter firmare il nuovo decreto bollette. Senza gli aiuti che il premier ha approvato in maniera assolutamente emergenziale ci sarebbe stato un aumento sulle bollette fino al 45%. Draghi era impegnato al vertice NATO a Madrid ma è dovuto rientrare di corsa per scongiurare rincari tremendi.

Che succede sulla prossime bollette

Col nuovo decreto sulle bollette il governo spera di aver scongiurato i fortissimi rincari sulle prossime bollette di luce e gas ma questo non è certo. Infatti le forti speculazioni dei mercanti dell’energia possono superare gli aiuti di Stato il ché renderebbe veramente pesantissime le prossime bollette. Come sappiamo infatti gli speculatori stanno strumentalizzando la guerra in Ucraina per far crescere i prezzi dell’energia sui mercati internazionali.

Ce la farà il prossimo decreto ad aiutare le famiglie?

Con il nuovo decreto le famiglie riceveranno corposi aiuti ma dirà il tempo se effettivamente il prossimo decreto sarà stato abbastanza efficace da contrastare i rincari. Ma la situazione per le famiglie italiane è sempre più tesa. La disoccupazione aumenta e la povertà dilaga. Ormai una famiglia su 12 è in povertà assoluta e l’impegno del Governo per cercare di fronteggiare l’emergenza dei rincari sembra non bastare mai. Ecco perchè si richiedono da più parti aiuti più stabili e generalizzati, ma mettere d’accordo le esigenze sociali con quelle del bilancio non è facile.

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