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Assegno Unico: ora può essere potenziato fino a €1000, in più €200 extra dal Comune, svolta e regalo

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Salvatore Dimaggio

L’arrivo dell’assegno unico universale è stata certamente una rivoluzione per le famiglie italiane.

Eppure adesso arrivano delle novità che possono rendere l’assegno unico decisamente più interessante e più ricco.

ANSA/US PALAZZO CHIGI/FILIPPO ATTILI

A marzo del 2022 ha debuttato l’assegno unico universale. Il governo Draghi con questa manovra ha sostanzialmente cancellato tutti gli altri bonus preesistenti e li ha sostituiti con un’unica erogazione di denaro chiara e semplice da calcolare e da capire

Ecco come potenziare l’assegno unico

Dunque gli assegni familiari e tutti i bonus che c’erano prima sono spariti in funzione dell’assegno unico universale.

Pixabay

Secondo molti questo vuol dire che l’assegno unico universale non può essere potenziato e accumulato con altri bonus. Ma questo è assolutamente falso. Infatti esistono modi per potenziare l’assegno unico universale praticamente per tutte le fasce di età dei figli a carico. Addirittura da 0 a 18 anni esiste sempre un bonus aggiuntivo che può gonfiare il valore dell’assegno unico anche in maniera importante. In più oggi arrivano anche €200 extra dai comuni.

I bonus aggiuntivi sono per tutte le fasce di età

Innanzitutto da 0 a 3 anni l’assegno unico universale può essere addirittura portato globalmente a 445 euro al mese sommandoci il bonus nido. Infatti per ISEE bassi sommando assegno unico universale e bonus nido si arriva proprio a 445 euro al mese per ogni figlio. Una cifra utile ed importante per le famiglie. Ricordiamo che il bonus nido agevola sia i nidi pubblici che quelli privati e viene pagato in proporzione al numero di mesi effettivamente frequentati dal bambino. Ma dai 5 ai 18 anni c’è un altro bonus da addirittura 1000 euro che può essere cumulato all’assegno unico universale e non confliggere con esso.

Ci sono anche gli aiuti comunali per i figli a carico

Questo bonus agevola le spese per l’educazione musicale del ragazzo e si chiama bonus musica. Si tratta di una detrazione al 19% che sia il papà che la mamma possono chiedere. Tutte le spese per cori, conservatori e scuole di musica possono essere portate in detrazione grazie a questo bonus, producendo le relative fatture e ricevute. Ma molti comuni mettono in campo anche bonus autonomi che possono arrivare a €200. Si tratta di aiuti assolutamente locali e compatibili con l’assegno unico. Essendo misure comunali ogni comune può regolarsi in modo autonomo. Dunque è proprio il caso di verificare sul sito del proprio comune se questo aiuto sia effettivamente disponibile.

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