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Bollette: Putin ci stanga in autunno e il vero rischio è la chiusura di troppe aziende

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Salvatore Dimaggio

In autunno si attende una vera e propria stangata sulle bollette ma il rischio più forte è proprio quello della disoccupazione.

L’alta inflazione e la guerra in Ucraina stanno facendo lievitare ogni giorno di più le bollette dell’energia elettrica.

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Ovviamente sono anche le bollette del gas a salire continuamente. Infatti è proprio il gas ad essere erogato sempre meno dalla Russia.

Il rischio sulle bollette

Il problema delle bollette di luce e gas non esiste soltanto per le famiglie ma anche per le imprese.

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Sempre più famiglie sono messe in ginocchio dalle bollette sempre più salate ma sono le imprese a rischiare grosso. Infatti se i costi energetici dovessero continuare a salire, tante imprese potrebbero fallire in autunno. Molti analisti sottolineano come il rischio di fallimenti di aziende sia diventato molto alto in Italia. Da quando è cominciata l’alta inflazione tante aziende non riescono a trasferire al consumatore gli alti costi di produzione e soprattutto gli alti costi energetici. Tante aziende ormai lavorano a margine zero.

Una bomba occupazionale

Questo significa che se i costi energetici e i costi delle materie prime dovessero continuare a crescere tante aziende rischierebbero seriamente di non riuscire ad andare avanti. Il problema rischia di essere pesante per il paese perché già oggi la situazione occupazionale italiana è molto fragile. Infatti anche se i dati ci dicono che in Italia ci sono tanti occupati, la verità è che si tratta di lavoratori precari, poveri, sfruttati e sottopagati. Quindi la chiusura di un numero consistente di aziende in autunno potrebbe essere veramente drammatica. Purtroppo il governo può fare relativamente poco in questa situazione. Anche perché a gestire questa emergenza sarà il prossimo governo di centrodestra.

Rigore europeo ed inflazione

Il prossimo governo di centrodestra teoricamente respingerà al mittente le richieste di austerità dell’Unione Europea ma poi probabilmente dovrà chinarsi all’austerità e quindi potrà erogare ben poco in termini di bonus sociale e di tagli fiscali alle aziende. Quindi sono tanto le famiglie che le aziende ad essere messe in forte difficoltà dall’inflazione e dal vero e proprio attacco economico mosso da Putin. Putin sta giocando molto bene le sue carte perché se è vero che la Russia rischia di andare in default è vero anche che i paesi europei sono sempre più in difficoltà e infatti la locomotiva tedesca ormai è ferma. Il fatto che l’economia tedesca si sia fermata è un segnale molto pericoloso per tutti gli altri paesi europei che potrebbero ben presto seguirla. Un ruolo molto forte in questa situazione ce l’hanno proprio i costi dell’energia.

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