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Conto corrente: se superi i €5000 tassa e Finanza, se è cointestato stangata Cassazione

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Salvatore Dimaggio

Il Fisco e la Cassazione cambiano tutto per quello che riguarda i conti correnti degli italiani.

Vediamo le novità piuttosto pesanti sia sui conti correnti semplici che su quelli cointestati. Innanzitutto è importante sottolineare che il fisco sta monitorando con sempre maggiore attenzione i conti correnti degli italiani.

ANSA/GDF

Infatti i nuovi algoritmi dell’Agenzia delle Entrate tengono d’occhio i conti correnti e anche il bancomat per scoprire qualsiasi anomalia che possa far pensare all’evasione fiscale.

Stangata e fisco

Ma se sul conto corrente si supera la giacenza dei €5000 c’è anche da pagare una tassa.

Pixabay

Questa tassa è l’imposta di bollo che bisogna pagare sia sui conti correnti semplici che su quelli cointestati. Ma come vedremo sui conti contestati arriva una doppia stangata da parte della Cassazione e anche della finanza. L’imposta di bollo costa poco meno di 40 euro all’anno per i conti correnti dei privati e 100 euro all’anno per le imprese. Si tratta di una vera e propria tassa dello Stato e quindi va necessariamente pagata. Il modo per non pagarla sarebbe quello di tenere la giacenza sotto i €5000 magari investendo la parte residua. Ma sulla situazione dei conti correnti cointestati invece arrivano delle novità sia dalla Cassazione che dalle Entrate.

La cassazione cambia tutto

Innanzitutto con una recente ordinanza la Corte di Cassazione ha stabilito che se sul conto corrente il contestatario versa una somma e poi l’altro cointestatario la preleva senza una chiara autorizzazione del primo potrebbero sorgere dei problemi. Chi ha versato la somma potrebbe addirittura invocare il reato dell’appropriazione indebita. Infatti questo è successo ad una coppia che si è presentata davanti alla Corte di Cassazione. Chi aveva prelevato il denaro si è difeso sostenendo che se il denaro era sul conto corrente cointestato lui era libero di prenderlo.

A cosa stare attenti

Tuttavia il cointestatario che invece ha versato la cifra ha sostenuto che non era sua intenzione donargliela e la Corte di Cassazione ha dato ragione a quest’ultimo. Quindi massima attenzione se non c’è pieno accordo tra i cointestatari. Ma proprio sul conto corrente cointestato arrivano nuovi e penetranti controlli. Infatti l’Agenzia delle Entrate sta concentrando i suoi sforzi proprio sui conti cointestati ritenendo che siano proprio questi ad essere maggiormente utili a chi fa evasione fiscale ma anche riciclaggio di denaro sporco. Quindi sarà proprio chi ha questi conti che dovrà essere particolarmente attento per evitare accertamenti.

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