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Borse spaventate dalla Federal Reserve e il gas torna sui massimi

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Salvatore Dimaggio

Le borse entrano di nuovo in uno stato di paura o per meglio dire di cautela perché la Federal Reserve sta per fare comunicazioni molto importanti.

Nell’appuntamento annuale di Jackson Hole la Federal reserve chiarirà in modo molto netto la sua politica per quello che riguarda il rialzo dei tassi.

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Come sappiamo le borse oggi hanno paura proprio del vigoroso aumento dei tassi impresso dalla Federal reserve perché potrebbe seriamente innescare una correzione in borsa o addirittura un vero e proprio crollo.

Aumento dei tassi

Le banche centrali in questi anni sono state molto generose con la borsa perché hanno mantenuto i tassi prima bassissimi e poi addirittura dopo l’epoca covid, i tassi sono rimasti a zero.

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Con i tassi così bassi mantenuti per tanti anni e poi addirittura con i tassi a 0 secondo molti la borsa si è gonfiata come una vera e propria bolla di sapone. Il rischio è che oggi quella bolla possa scoppiare da un momento all’altro se gli aumenti dei tassi saranno troppo forti. Ma oltre al problema della banca centrale c’è anche il problema del gas. Il gas torna sui massimi e questo significa che per le imprese italiane e per le imprese di tutta Europa produrre può diventare davvero difficilissimo.

Il problema dei costi energetici

Già oggi tantissime imprese hanno difficoltà a produrre a causa dell’aumento della bolletta. Infatti bisogna tenere presente che le quotazioni del gas si ripercuotono non soltanto sul costo della bolletta del gas ma anche sul costo della bolletta dell’energia. Quindi la quotazione del gas naturale ha un impatto enorme su quelli che poi saranno i costi per le aziende. Ma una vera e propria impennata sui prezzi del gas e dell’energia elettrica è prevista per l’autunno.

Economia reale

Quindi contemporaneamente abbiamo sia le borse che rischiano uno storno o un vero e proprio crollo a causa degli aumenti dei tassi ma abbiamo anche le aziende dell’economia reale che rischiano di non riuscire più a produrre. Quindi sia dal punto di vista dell’economia meramente finanziaria che dal punto di vista dell’economia reale ci sono questi due grossissimi allarmi che rischiano di determinare sia un crollo per quello che riguarda i listini azionari di tutto il mondo ma anche una chiusura di massa per quello che riguarda le aziende. Proprio per questo tanti sociologi ed economisti stanno sostenendo che c’è bisogno di misure sociali molto più forti contro una situazione economica sempre più problematica.

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