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Come può cambiare la nostra società tra razionamenti e recessione, scenari da incubo

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Salvatore Dimaggio

L’economia italiana è in una situazione di fortissima fragilità.

Infatti la feroce impennata dei costi energetici può avere un impatto molto superiore rispetto a quanto immaginato in un primo tempo.

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Quando il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha fatto la celebre affermazione sul preferire la pace o i condizionatori d’estate, molti polemizzarono con quelle parole. Infatti c’era chi temeva che la chiusura dei rubinetti del gas da parte della Russia potesse costare agli italiani ben più del condizionatore d’estate.

Tre stangate insieme

Oggi purtroppo le previsioni più fosche sul fronte dell’energia trovano una amara conferma.

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Infatti la chiusura del gas da parte di Putin e la terribile inflazione stanno facendo letteralmente volare il prezzo del gas naturale sulla borsa di Amsterdam. Infatti sulla borsa di Amsterdam il gas naturale ha raggiunto quotazioni record e questo significa che per le bollette di Luce e Gas del periodo di settembre di ottobre arriverà una stangata tremenda. Sono tantissime le aziende che minacciano concretamente di chiudere e che già adesso rivelano di stare lavorando senza un margine di guadagno. Se la stangata arriverà veramente la disoccupazione in Italia potrebbe raggiungere un picco.

Energia, disoccupazione ed ansia sociale

Quello che gli economisti e sociologi stanno sottolineando è che ci sarebbe in autunno la concomitanza di 3 fattori distruttivi. Il primo sarebbe quello di tanti Italiani che perdono di colpo il lavoro. Il secondo sarebbe quello di un esborso molto forte dovuto alla fiammata dei costi energetici e il terzo elemento sarebbe la pressione psicologica dei razionamenti del gas. Questi tre fattori insieme potrebbero trasformare la nostra società dal punto di vista economico e anche per quello della tenuta sociale. Oltre 10 milioni di famiglie italiane rischiano di finire in povertà energetica e questa si può trasformare in una vera e propria catastrofe dal punto di vista sociale ma anche dal punto di vista dell’ordine pubblico.

Povertà energetica

Proprio per questo tanti economisti e tanti sociologi stanno parlando con sempre più insistenza dell’ipotesi del reddito di base universale. Il reddito di base universale è un reddito erogato a tutti e oggi a molti appare una misura molto costosa, ma effettivamente l’unica misura in grado di garantire un minimo di pace sociale in condizioni particolarmente dure come quelle che potrebbero prospettarsi in autunno.

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