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Le banche centrali potrebbero finire sul banco degli imputati sia per l’inflazione che per la recessione

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Salvatore Dimaggio

Le banche centrali oggi sono fortemente contestate proprio a causa della forte inflazione che stiamo vivendo.

Vediamo perché accade questo e perché nel prossimo futuro potrebbero anche essere duramente contestate per la recessione.

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Innanzitutto dobbiamo sottolineare che il compito delle banche centrali non è per niente facile.

Cosa fanno le banche centrali

Anche se descrivere i compiti delle banche centrali dal punto di vista tecnico sarebbe di una complessità tremenda, possiamo sinteticamente affermare che il compito principale della banca centrale è quello di decidere quanto danaro circola in un determinato contesto. Per esempio il compito della Banca Centrale Europea è quello di decidere quanti euro circolano in Europa. È un modo certamente molto semplicistico di definire una questione complessa, ma facciamocelo bastare. Se la Banca Centrale decide di far circolare tanto denaro, la situazione economica in Europa sarà più florida ma il rischio è quello di scatenare una forte inflazione.

L’errore con l’inflazione

In sostanza è proprio quello che è successo.

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Quando è arrivata la terribile pandemia di Covid, la Banca Centrale Europea così come le altre banche centrali ha portato i tassi a zero e di conseguenza le condizioni economiche in Europa sono sostanzialmente migliorate, ma è arrivata una fortissima inflazione. L’inflazione non è solo colpa dei tassi a zero della banca centrale ma sicuramente questo l’ha favorita molto. Adesso le banche centrali stanno andando in direzione opposta: la BCE proprio in questi giorni ha confermato di essere diventata decisamente un falco e quindi di voler aumentare in modo vigoroso i sassi.

I rischi della recessione

Questo aumento dei tassi sicuramente potrebbe ridurre l’inflazione ma rischia di mandare il continente in recessione. Oggi in realtà l’accusa più forte che si fa alle banche centrali è quella della mancanza di tempestività. Infatti per tanti mesi le banche centrali non hanno aumentato i tassi, anche quando era piuttosto chiaro che l’inflazione fosse forte. Adesso non vengono contestate tanto per il percorso dell’aumento dei tassi ma più che altro perché si sono ricordate di aumentare i tassi soltanto quando l’inflazione era già altissima. Tuttavia staremo a vedere se la recessione arriverà oppure no. Ma sicuramente se la recessione dovesse arrivare e dovesse essere anche contestuale all’inflazione, le banche centrali non potrebbero che finire ancora una volta sul banco degli imputati.

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