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La Cina ha grossi problemi economici ma la sua ricerca tecnologica è assolutamente d’avanguardia

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Salvatore Dimaggio

Il grande paese del dragone sta risentendo pesantemente della durissima situazione economica.

Infatti prima la pandemia di covid e poi l’inflazione e il rischio di una recessione globale stanno pensando sul paese del dragone forse anche più che sui paesi occidentali.

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L’economia cinese è cresciuta in modo velocissimo negli ultimi anni ma ha anche tante fragilità.

Un paese con tante fragilità

Secondo gli esperti le tante fragilità del mercato cinese si stanno manifestando proprio in questi mesi.

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Sono tanti i problemi irrisolti che purtroppo Pechino deve cercare di mettere a fuoco. Una crescita tumultuosa e pesantemente diretta dallo stato negli scorsi decenni ha portato questo paese un tempo marginale dal punto di vista economico a diventare un player di primissimo piano nell’economia mondiale. Questo è stato un vero e proprio miracolo economico ma oggi tutte quelle fragilità purtroppo escono allo scoperto. Eppure non bisogna sottovalutare il fatto che la Cina è un paese che ha investimenti in ricerca e sviluppo veramente colossali.

Forte nella ricerca tecnologica focalizzata ai mercati del futuro

Il mercato del metaverso, quello dell’auto elettrica e quello dell’elettronica di consumo in generale sono settori nei quali la Cina è al primissimo posto. Infatti il paese del dragone crede fortemente nella ricerca scientifica e tecnologica e sa benissimo che bisogna premere l’acceleratore al massimo su questo tipo di ricerca per riuscire a primeggiare sui mercati internazionali. Gli esperti ripetono da tempo come proprio il metaverso e l’auto elettrica saranno alcuni dei settori nei quali la Cina riuscirà veramente a dominare nelle battaglie economiche e commerciali di domani. Quindi se oggi la Cina rivela tutta la sua fragilità si sta anche preparando a emergere nelle competizioni tecnologiche del futuro.

I rapporti con la Russia

Tra l’altro oggi la Cina beneficia anche del fatto di stare acquistando a prezzi bassissimi le materie prime energetiche dalla Russia di Putin e anche questo ovviamente rappresenta un grande vantaggio per questo paese che sogna sempre di strappare agli Stati Uniti il trono di prima potenza economica mondiale. Ma la guerra in Ucraina è anche un momento di ridefinizione della scacchiera internazionale. Infatti anche se la Cina non partecipa al conflitto la sua presenza non è da sottovalutare. Innanzitutto compra grandi quantità di materie prime energetiche dalla Russia e quindi indirettamente le fornisce danaro. Ma poi la Cina, a quanto sostengono molti osservatori, è sempre più insofferente all’ingerenza della NATO in asia. Quindi inevitabilmente le questioni tecnologiche e gli interessi militari e strategici si intrecciano.

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