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Patologie cardiovascolari: finalmente invalidità INPS anche per queste nuove e comunissime, cambia tutto

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Salvatore Dimaggio

Non bisogna mai sottovalutare le malattie cardiovascolari perché si tratta di malattie insidiose che sono ancora oggi la prima causa di decesso.

Sicuramente sono stati fatti i passi da gigante nella cura delle malattie cardiovascolari eppure ancora oggi la loro incidenza sulla salute delle persone è tremenda.

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Ma vediamo le novità dell’INPS per quanto riguarda gli aiuti a chi soffre di queste patologie.

Patologie che danno diritto ad aiuti

Come sappiamo quando si tratta di avere l’invalidità il problema è sempre quello di farsi riconoscere il proprio disagio dalla commissione medica dell’INPS.

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Infatti teoricamente chiunque può avere diritto all’invalidità ma deve essere la commissione medica dell’INPS a convalidare questo stato di cose. Eppure la normativa in materia cambia continuamente. Quando il medico di famiglia fa la richiesta dell’invalidità bisogna capire che questo è soltanto il primo passo di un iter piuttosto lungo. Infatti il medico di famiglia ancora oggi non può in alcun modo autorizzare l’invalidità. L’invalidità può essere autorizzata soltanto dalla commissione medica dell’INPS. Infatti soltanto così si possono avere i famosi 290 euro mensili. Per avere i €290 mensili bisognerà avere il riconoscimento di un’invalidità pari o superiori al 74%.

Nuovi criteri e tanti possono avere l’invalidità

Ma vediamo come possono fare tutti coloro i quali abbiano problemi cardiovascolari a farsi riconoscere questi 290€. L’INPS oggi prende in esame una serie di parametri tra i quali la funzione valvolare, il ritmo cardiaco, la riserva coronarica e la funzione di pompa. Sulla base di questi parametri l’INPS potrà riconoscere i 290 euro oppure addirittura anche l’indennità di accompagnamento di 525 euro mensili. In teoria anche chi soffre di aritmie e ipertensione arteriosa può avere diritto. Se le aritmie sono gravi l’invalidità potrebbe arrivare addirittura all’80%. Ma se le aritmie sono di entità particolarmente grave si può arrivare addirittura al 100%. Anche per quanto riguarda la cardiopatia ipertensiva si arriva all’80% di invalidità ma se parliamo di cardiopatia ipertensiva scompensata si arriva anche al 100% di invalidità.

Patologie comuni

Di conseguenza queste patologie così come altre patologie possono arrivare ad avere il famoso 74% di invalidità oppure arrivare addirittura al 100% di invalidità e quindi garantire tanti soldi in più. Ma l’ultima parola spetta sempre alla commissione medica dell’INPS eppure non è nemmeno sempre detto che sia così. Infatti se il cittadino non è d’accordo con le considerazioni alle quali arriva la con la commissione medica dell’INPS si può sempre rivolgere all’autorità giudiziaria per avere garantite le sue ragioni ed avere quindi tanti soldi in più anche relativamente ai problemi cardiovascolari.

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