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Lavorare un’ora in più e 2 giorni in meno “puoi scegliere”, così cambia la settimana, rivoluzione mai vista

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Edoardo Corasaniti

Lavorare un’ora in più ogni giorno per stare a casa una giornata in più, a stipendi invariati. 

ntesa Sanpaolo ha avanzato agli impiegati una rimodulazione della settimana lavorativa: lavorare un’ora in più ogni giorno per stare a casa una giornata in più. Il tutto a stipendi invariati. Anche perché la settimana si “accorcia” da 37 ore e mezza a 36. Ma il tempo libero a disposizione dei dipendenti della banca si allunga. È una proposta che fa discutere quella della mini settimana che Intesa Sanpaolo sta prospettando per i proprio dipendenti che potranno scegliere, concordandolo con l’azienda, quando prendersi la giornata libera extra.

Lavoro, arriva la settimana da 4 giorni/foto Pixabay

Tecnicamente il contratto dei bancari già oggi prevede la settimana corta di quattro giorni ma occorre la contrattazione di secondo livello avviata dal gruppo con i sindacati di categoria Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. La nuova organizzazione prevede una giornata di lavoro di 9 ore su 4 giorni ma per ora è stata proposta solo per gli uffici mentre i sindacati vorrebbero che fosse estesa a tutti i lavoratori.

Dopo lo smart working quello della settimana corta è la nuova “rivoluzione” in arrivo per il mondo del lavoro. Nel Regno Unito come in Islanda i primi test parlano di un successo mentre in Portogallo il parlamento ha appena approvato un emendamento che chiede di incentivare la settimana corta. C’è un piano simile anche in Belgio. Il modello della settimana lavorativa di 4 giorni ora potrebbe far breccia anche in Italia nel più importante gruppo bancario tricolore. È l’inizio di una piccola rivoluzione?

Lavorare solo 4 giorni a settimana

Lavoro/ foto Ansa

Anche in Italia dunque (con un certo ritardo) qualcosa si muove. Nel frattempo molti Paesi hanno fatto già passi concreti verso l’orario ridotto. Uno di questi è ad esempio il Regno Unito dove 60 aziende adotteranno la settimana lavorativa di 4 giorni (al 100% di stipendio), in un progetto portato avanti dalle università di Oxford e Cambridge, nonché dal Boston College negli Stati Uniti che ha come ambizione quello di provare a coniugare produttività e benessere del dipendente. In Islanda l’esperimento sulla riduzione dell’orario di lavoro è durato ben 4 anni e ha interessato oltre 2.500 lavoratori. Secondo i ricercatori la settimana lavorativa da quattro giorni, a parità di stipendio, si è rivelata un “successo”.

Iniziative analoghe sono state segnalate in Nuova Zelanda, Svezia, Finlandia, Giappone e Spagna. La California sta valutando la possibilità di introdurre la settimana lavorativa di quattro giorni. La proposta di legge, sponsorizzata dalla deputata democratica dello stato Cristina Garcia, è stata presentata al parlamento locale e ridurrebbe le ore lavorative da 40 a 32. In più, la diminuzione del monte orario non comporterebbe una diminuzione dello stipendio. Per iniziare, la settimana lavorativa di 4 giorni si applicherebbe solo alle aziende con oltre 500 dipendenti.

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