Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Assegno Unico allarme rosso: tagli di oltre 50€ dall’INPS “come faremo”, terribile notizia

Foto dell'autore

Salvatore Dimaggio

L’assegno unico universale è un aiuto importante per le famiglie che hanno i figli, ma ora arrivano notizie di tagli dall’INPS.

Effettivamente anche nostri lettori si sono ritrovati tagli anche superiori ai 50 euro nell’assegno unico di novembre ed è importante capire che succede.

ANSA

Infatti i lettori vogliono sapere come mai si parla sempre di aumenti sull’assegno unico ma poi arrivano questi tremendi tagli.

Il perchè dei tagli sull’assegno unico universale

Bisogna tenere presente che l’assegno unico universale è un sostegno molto importante per tante famiglie.

Pixabay: taglio oltre 50 euro!

Questo è vero per tanti motivi. Innanzitutto l’assegno unico ha eliminato quasi tutti bonus famiglia preesistenti. Infatti da quando è arrivato l’assegno unico quasi tutti gli altri bonus per la famiglia come il bonus bebè sono stati cancellati. Tra l’altro tra poco per le famiglie in difficoltà sarà anche eliminato il reddito di cittadinanza e quindi il problema aumenta. Ma dal prossimo anno l’assegno Unico aumenta del 50% e perciò questi tagli appaiono davvero assurdi ma in realtà il motivo c’è.

Cosa succede sull’assegno unico

Dall’anno prossimi l’assegno unico aumenta addirittura del 50% e questa non può che essere una notizia positiva. Infatti sarà proprio dall’anno prossimo che le famiglie che oggi percepiscono 50 euro al mese potranno percepirne 75 e quelle che percepiscono 175 euro al mese potranno percepirne addirittura 300. Insomma un aiuto forte anche se non può certamente compensare la stangata sul reddito di cittadinanza. Ma è stata proprio l’associazione a tutela dei consumatori “Una buona idea” a spiegare quello che è successo e perchè è grave. 

Perché c’è stato il taglio di 54 euro

Vediamo che cosa è successo. La maggiorazione dei 54 euro spetta a determinate condizioni ISEE quando entrambi i genitori lavorano. Ma purtroppo questo inizialmente non era chiaro. Infatti in una prima formulazione del regolamento INPS appariva che i nuclei genitoriali monoparentali cioè quelli con un solo genitore potessero beneficiare di questa maggiorazione quando il genitore lavorasse. Solo in un secondo tempo l’INPS ha corretto questa formula ambigua ed ha fatto i suoi calcoli. Tanti nuclei familiari monogenitoriali che avevano chiesto in buona fede i 54 euro in più ora se li vedono tolti con mesi di ritardo. Dunque il problema è tutto nella poca chiarezza iniziale. In sostanza i 54 euro in più di maggiorazione spettano solo se la famiglia ha entrambi i genitori ed entrambi lavorano. Questo esclude le famiglie mono genitoriali e adesso l’INPS vuole i soldi indietro. 

Impostazioni privacy