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Pensioni quota 103, cartelle cancellate ed aiuti potenti alle famiglie: piano Meloni

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Stefano Vori

Pensioni e non soltanto. Il governo Meloni sta muovendo i suoi primi passi per tentare di arginare la grave crisi economica che ha colpito il nostro paese. Quali le misure che si intendono adottare?

Forse mai, come in questo periodo, governare è il compito più arduo. La grave situazione internazionale ha portato con sé guerra, crisi energetica ed inflazione alle stelle. Sono tante le situazioni da affrontare e tutte, purtroppo, di estrema gravità.

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Si valutano attentamente le risorse di cui si dispone e quelle che potrebbero, a breve, essere disponibili. Pensioni, un nuovo piano di rottamazione delle cartelle e nuovi, importanti aiuti alle famiglie. Ecco come si sta muovendo il governo Meloni.

Pensioni, cartelle ed aiuti, le risposte del governo Meloni

Passo dopo passo. Lentamente. E’ così che si sta muovendo il nuovo governo presieduto da Georgia Meloni. Al di là degli annunci trionfalistici di qualcuno che sembrano soltanto un’appendice di una campagna elettorale ormai passata, il governo ed i suoi rappresentanti economici sanno che sta per arrivare un inverno durissimo. La politica dei piccoli passi è quella più consigliabile, perché qualsiasi errore di calcolo potrebbe poi avere effetti catastrofici sull’economia di famiglie ed imprese.

Con la pubblicazione del Nadef, ovvero della Nota di aggiornamento di economia e finanza, il Ministero dell’economia e delle finanze ha ridisegnato lo scenario programmatico per il triennio 20232025. Un capitolo importante riguarda la riforma delle pensioni, per superare la Legge Fornero, che prevede l’uscita lavorativa a 67 anni. Si parla di quota 102, ma anche di quota 103 e della possibilità, per chi ha i requisiti richiesti per la nuova quota, di scegliere di conservare il proprio posto di lavoro godendo di uno stipendio più alto.

Si prevede che a breve partirà una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, i cui termini esatti devono però ancora essere fissati. Così come l‘aumento del contante che sarà portato a 5000 euro. La Flat Tax rivolta a chi è in possesso della Partita IVA con una tassazione pari al 15% con un fatturato che sale dai 65.000 euro attuali fino a 85.000100.000 euro. E’ inoltre prevista una Tassa Verde per i colossi dell’ e – commerce che non effettuano le consegne utilizzando mezzi ecologici.

Il taglio cuneo fiscale

Sullo sfondo rimane il grande obiettivo del taglio del cuneo fiscale. Abbassare la tassazione sul lavoro e far entrare più denaro nelle tasche dei lavoratori, per far ripartire l’economia. Sul Reddito di cittadinanza verrà fatta un’opera di ottimizzazione che permetta di tenere quel che di buono in esso è contenuto ed evitare che vada a chi è in grado di lavorare.

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Il Superbonus del 110% sarà sicuramente rimodulato e si sta valutando una possibile moratoria sulle bollette per chi non ce la fa a pagarle nei tempi dovuti. Passo dopo passo. Lentamente, ma necessariamente, si deve andare avanti per tentare di arginare quello che può essere arginato.

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