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Tagli ai dipendenti statali 2023 “peggio di Monti” ecco chi va a casa, rabbia e tensione in ufficio

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Stefano Vori

Tagli ai dipendenti statali 2023. Non arrivano soltanto buone notizia dalla bozza della Legge di Bilancio. Non soltanto bonus ed incentivi, ma anche dolorosi tagli. Dove?

Guidare il paese in uno dei momenti più difficili. Questo è il compito assunto da Giorgia Meloni una volta incaricata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di formare il nuovo esecutivo. L’orgoglio di essere la prima donna Presidente del Consiglio è durato un attimo, il tempo di rendersi conto degli enormi problemi che ha sul suo tavolo.

Tagli ai dipendenti statali 2023
Tagli ai dipendenti statali 2023 (Fonte: ilovetrading.it)

Aiuti, fin dove si può, fin dove è possibile. Occorrono tanti soldi per le infinite iniziative di sostegno a chi, in questo momento, è in difficoltà. Per reperire le risorse, per essere poi più vicini a famiglie ed imprese, occorrono anche dolorosi tagli. Ed in questo momento di grave crisi è una decisione doppiamente drammatica. Quali tagli?

Tagli ai dipendenti

Il volto di Giorgia Meloni, giorno dopo giorno, è sempre più segnato dalle preoccupazioni. Il periodo che si sta attraversando non presenta scenari per i quali si possa essere ottimisti. Dove si volta la premier scorge problemi quasi insormontabili. Da una parte il fronte internazionale, con la guerra tra Russia ed Ucraina e sullo sfondo le tensioni nell’area del Pacifico, tra Giappone e Corea del Sud da un lato e la Corea del Nord dall’altro, con le sue provocazioni missilistiche intercontinentali. E lo spauracchio chiamato Taiwan, che potrebbe porre Cina e Stati Uniti, l’una contro l’altro.

Lo scenario interno non è certo più tranquillizzante. La grave crisi economica non permette voli pindarici, occorre la massima concretezza. Per cui sostegni a famiglie ed imprese messe in ginocchio dalla crisi energetica e dal caro – bollette. C’è tanto lavoro da fare e le micro frammentazioni all’interno della sua maggioranza non agevolano il suo lavoro. La premier romana non soltanto deve prendere le decisioni che pesano in maniera decisiva sul presente e sull’immediato futuro del paese, deve anche essere un’abile mediatrice.

Ciascuna delle due componenti politiche, Forza Italia e Lega, che insieme a Fratelli d’Italia, compongono la maggioranza di governo, pretende di avere un ruolo visibile. Visibilità vuol dire avere peso nelle decisioni. Avere peso nelle decisioni significa anche imporre i propri desiderata che però, spesso, si scontrano con quelli di Giorgia Meloni o, ancora peggio, contro gli interessi del paese. Preoccupazioni vengono fuori anche osservando quanto riportato all’interno della bozza della Legge di Bilancio. Nelle sue pagine, infatti, non si parla soltanto di bonus, ma anche di dolorosi tagli. Quali?

I tagli previsti

Il taglio dei costi previsto dalla nuova bozza della Legge di Bilancio riguarda in maniera specifica il Ministero della Giustizia e l’Agenzia delle Entrate. Come avviene sempre durante i periodi di crisi, occorre razionalizzare e risparmiare. Le spese dovranno essere giocoforza ridotte e nella misura minore andranno a colpire il personale delle carceri, già duramente provato da condizioni lavorative, in molti casi, proibitive. Questo per quanto riguarda il Ministero della Giustizia.

Tagli ai dipendenti statali 2023
Tagli ai dipendenti statali 2023 (Fonte: Pixabay)

Per quanto attiene l’Agenzia delle Entrate, l’ottimizzazione dei costi si baserà essenzialmente sull’organizzazione dei servizi e delle diverse sedi sparse lungo il nostro territorio. Tagli per finanziare gli aiuti. L’Italia è il paese dei tagli, ci siamo abituati. Alcuni hanno provocato conseguenze disastrose, si pensi alla Sanità ed alla Pubblica Istruzione. Va bene tagliare, ma si tagli dove necessario, non dove fa comodo.

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