Le pensioni INPS sono l’unico strumento di sostentamento per la maggior parte degli anziani, ma spesso sono bassissime ed comportano anche adempimenti cervellotici.
Ma adesso spunta un adempimento davvero macchinoso e bisogna fare le cose per bene perchè altrimenti INPS richiede addirittura un anno di pensioni indietro. Può sembrare una sanzione esagerata e pesantissima, specie di questi tempi ma purtroppo funziona proprio così e cerchiamo di capire questa brutta questione.
Questo è un periodo di grande sofferenza per gli anziani italiani, infatti nonostante le tante belle parole di tutti i vari governi che si sono susseguiti, le loro pensioni sono sempre più basse. In teoria le pensioni vengono aumentate anno dopo anno, ma in realtà questi aumenti sono ben poca cosa rispetto all’inflazione reale e quindi non deve sorprendere se oggi gli anziani non riescono a pagare le bollette o a fare la spesa.
INPS durissima su errori banali
Da parte sua l’INPS deve controllare che non ci sia qualcuno che si approfitta della situazione e magari percepisce pensioni più alte di quella effettivamente spettante. Proprio per questo arrivano controlli ed adempimenti che in alcuni casi costringono l’anziano a restituire addirittura un intero anno di pensione. Vediamo di cosa si tratta.
Per i pensionati le cose non sono semplici come sembrano. Infatti apparentemente sembra che una volta che si sia raggiunta la pensione, ormai si sia raggiunta una serenità economica che magari potrà non consentire una vita da nababbo ma che non darà grossissime preoccupazioni. Invece le norme sono cervellotiche e sono anche piuttosto contorte.
Attenzione a rispettare queste norme
Infatti c’è da tenere presente che i pensionati non devono cumulare alla pensione redditi superiori a 5.000 euro lordi. Infatti la legge del 2019 introduce la quota 100, ma al comma 3 dell’articolo 14 del decreto che introduce la quota 100 c’è proprio scritto esplicitamente che la quota 100 non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente oppure autonomo ad eccezione di quelli derivanti dal lavoro occasionale sempre però entro il famoso limite dei €5000 lordi annui.
Sostanzialmente questo decreto va proprio a stabilire la fine del divieto di cumulo con il raggiungimento dei 67 anni. Tuttavia se non si rispettano le regole per quanto riguarda il cumulo tra pensione e redditi ecco che l’Inps potrà addirittura richiedere un anno di pensione indietro. Infatti se non si rispettano le norme relative al cumulo tra pensione e redditi diversi l’INPS può addirittura richiedere tutto quanto erogato per l’anno in cui non si sia rispettato il vincolo sul cumulo.
Le cose cambiano tra quota 100 e pensione ordinaria
Può sembrare una pena veramente abnorme ma è proprio questo che l’Inps prevede in questi casi. Quindi per chi percepisce la pensione è sempre molto importante verificare se e quanto il suo trattamento pensionistico sia cumulabile con altri redditi perché la sanzione dell’Istituto di Pasquale Tridico in caso di violazioni è veramente pesantissima.