I sindacati protestano contro la manovra perché dimentica il mezzogiorno sempre più lontano dal nord ma anche i più poveri.
Sono la CGIL e la UIL a scendere in piazza in Calabria e vogliono far sentire con forza la propria voce contro una finanziaria che definiscono iniqua. Il divario tra nord e sud aumenta sempre di più così come aumenta sempre di più il divario tra poveri e ricchi. La prima regione nella quale i due sindacati fanno sentire con forza la propria voce è proprio la Calabria ma poi toccherà anche ad altre regioni.
I sindacalisti hanno fatto sapere che per quattro ore circa il 50% dei dipendenti di alcune aziende ha aderito allo sciopero. I sindacalisti di CGIL e UIL hanno parlato dal palco in piazza prefettura a Catanzaro. I numeri della povertà in Italia sono sempre più drammatici e così i sindacati protestano contro una manovra che al loro proprio non piace. Con i due grandi sindacati italiani non era però presente la CISL.
Non è un dramma, ma va dato segnale forte
Tuttavia gli organizzatori hanno minimizzato sostenendo che l’assenza della CISL non è un dramma. I sindacalisti che hanno organizzato la manifestazione hanno sottolineato come sia assolutamente importante dare subito un segnale al governo. Infatti a giudizio degli organizzatori della manifestazione il governo sta portando avanti una vera destrutturazione di un modello di difesa sociale costruito nel corso della pandemia.