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Il prezzo di energia e carburanti potrebbe avere un crollo ma non è una buona notizia

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Salvatore Dimaggio

Dopo un 2022 contrassegnato da forti aumenti sul fronte dei carburanti e sul fronte dell’energia e del gas, una diminuzione di queste importanti voci di spesa delle famiglie potrebbe sembrare qualche cosa di assolutamente positivo.

Tuttavia i movimenti delle banche centrali e soprattutto l’ultima forte sterzata della banca centrale giapponese non fanno presagire nulla di buono. Secondo gli analisti infatti è ormai veramente troppo difficile evitare la recessione economica. L’economia mondiale è davvero troppo fragile e la recessione economica che fino a qualche mese fa sembrava anche evitabile oggi sembra davvero qualche cosa che non si può in alcun modo scongiurare.

Diminuzione prezzo materie prime energetiche
Diminuzione prezzo materie prime energetiche / I Love Trading

Gli analisti economici sottolineano come davvero troppi parametri parlino in modo molto chiaro e molto concreto di una recessione ormai alle porte. L’inflazione è rimasta alta per veramente troppo tempo e sia le famiglie che le imprese purtroppo sono costrette a contrarre fortemente i loro acquisti.

Una recessione sempre più vicina

Le famiglie contraggono gli acquisti dei prodotti finiti ma sono anche le aziende a contrarre i volumi produttivi e a ridurre quindi l’acquisto di materie prime energetiche ma anche di materie prime di altro genere o di semilavorati. L’effetto è proprio quello di una recessione fortissima.

Quindi oggi appare veramente difficile evitare la recessione ma proprio questo potrebbe far calare fortemente i prezzi dell’energia, del gas e della benzina. Infatti quando c’è una recessione economica i consumi delle materie prime energetiche logicamente diminuiscono e quindi questo potrebbe concretamente portare ad una diminuzione del prezzo della benzina ma anche a una diminuzione del costo del gas e dell’energia.

Prezzi energetici in diminuzione

Proprio mentre il Quatar potrebbe contrarre i volumi di gas inviati all’Europa, i timori di una recessione allo stesso tempo e spingono molti analisti a ritenere che le materie prime energetiche possano subire una forte flessione. Evitare la recessione economica oggi sembra veramente troppo difficile e sono in particolare i titoli tecnologici a destare preoccupazione.

Infatti i titoli tecnologici scambiati sul Nasdaq ma anche quelli scambiati su altre borse fino alla metà di questo 2022 sono apparsi decisamente tonici anche se con qualche scivolone importante. Tuttavia proprio da quando le banche centrali hanno annunciato l’aumento dei tassi i titoli tecnologici sono apparsi particolarmente vulnerabili.

Una economia troppo fragile

La debolezza dei titoli tecnologici unita alla generale debolezza delle borse e ai timori di una bolla sul mercato immobiliare reso più difficile dall’aumento dei tassi, stanno impensierendo molto gli analisti. Quindi nei prossimi mesi c’è chi vede effettivamente una flessione dei costi di gas energia e benzina ma questa flessione è qualche cosa di decisamente negativo e porta con sé lo spettro di una dura recessione economica.

Diminuzione prezzo materie prime energetiche
Diminuzione prezzo materie prime energetiche / I Love Trading

Ovviamente su questo pesano anche le scelte delle banche centrali che appaiono sempre più determinate ad aumentare i tassi e le ultimissime comunicazioni dei vari istituti centrali hanno solo confermato questo.

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