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Busta paga: arriva l’aumento da 700€ nel 2023, come funziona, che succede a gennaio

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Riccardo Magliano

A dicembre è stato raggiunto un accordo storico per i contratti dei lavoratori. I sindacati e le varie associazioni degli esercenti e impresari hanno raggiunto l’intesa sui nuovi contratti del lavoratori dipendenti, con aumenti in busta paga che cominceranno già all’inzio del 2023, per poi diventare stabili solo a metà dell’anno prossimo. 

aumenti in busta paga
aumenti in busta paga
Foto ANSA – ilovetrading.it

Si tratta di una buona notizia per tutti i lavoratori dipendenti del settore commerciale. Si tratta di un accordo tra le sigle sindacali: Filcam Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs,  e le organizzazioni datoriali Confcommercio, Federdistribuzione, Confesercenti e Associazioni delle cooperative. Firmato il 12 dicembre, questo garantisce un aumento in busta paga di tutti i dipendenti di esercizi commerciali. Questo aumento prevede un inizio già a gennaio 2023, con un aumento nella busta paga di dicembre una tantum, per poi diventare stabile ad aprile.

L’accordo è sulla revisione delle retribuzioni dei lavoratori delle aziende  del settore commercio aderenti  i cui contratti attendono da anni il rinnovo. In particolare si è arrivati ad un compromesso per cui i lavoratori avranno un aumento in busta paga già a inizio anno, in particolare di 350 euro complessivi, mentre più avanti ci saranno degli aumenti più strutturali. I 350 euro di aumento saranno divisi in due tranche di aumenti una tantum sulle buste paga, uno di 200 euro a gennaio 2023 e uno di 150 euro a marzo 2023. Questi due aumenti fungeranno da tappabuchi per il vuoto che viene lasciato tra l’inizio dell’anno 2023 e l’effettivo inizio dell’aumento strutturale degli stipendi in aprile.

I motivi degli aumenti, lavoratori con l’acqua alla gola

Gli aumenti di gennaio e marzo sono ovviamente stati messi per aiutare i lavoratori in un momento particolarmente delicato. Non è ancora finito il tempo degli aumenti sproporzionati dei prezzi delle bollette e dei beni di consumo, con l’inflazione che, anzi, continua a crescere. In questo clima e con la necessità per i lavoratori di guadagnare di più per compensare al fatto che il loro potere di acquisto sia in caduta libera, occorreva applicare un aumento immediato in attesa della stabilizzazione degli aumenti delle buste paga che arriveranno soltanto a metà dall’anno prossimo.

trattative dei sindacati
aumenti in busta paga
Foto ANSA – ilovetrading.it

Gli aumenti sono da considerarsi un anticipo, visto che i nuovi CCNL per il settore commerciale devono ancora essere discussi e solo allora vedremo i veri aumenti in busta paga in funzione. I singoli aumenti saranno definiti dai successivi rinnovi contrattuali, ma non sarebbe strano che rimanessero più o meno gli stessi che sono stati definiti da questo accordo. Ovviamente prima di dare per certo questo si dovranno attendere ancora altre trattative tra i rappresentanti dei datori di lavoro e i sindacati.

I numeri degli aumenti

Sommando insieme tutti gli aumenti di gennaio e marzo, e fino alla fine del 2023 si ottiene un aumento generale i busta paga di 710 euro per ogni lavoratore. Si parla di aumenti per ogni singolo lavoratore del settore commerciale, che si contano in Italia nell’ordine dei milioni. L’obiettivo degli sindacati è poi quello di arrivare il prima possibile alla discussione e la conclusione dei nuovi contralli collettivi che, promessono le sigle sindacali coinvolte, avranno degli importanti e duraturi aumenti per tutti.

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