Uno dei più grandi problemi per gli invalidi è la necessità di trovare delle abitazioni che abbiano gli strumenti che corrispondono alle proprie esigenze. Tutti gli apparecchi necessari per poter condurre la propria vita senza troppa fatica sono necessari e costano molti soldi. Per questo motivo il prossimo anno ci saranno dei grossi aiuti dello Stato per permettere di modificare la propria casa e renderla su misura.
Una persona con problemi motori, costretta alle stampelle o alla sedia a rotelle ha bisogno di una casa fatta su misura per le sua esigenze. Queste modifica a una casa a misura di persona senza invalidità fisiche sono necessarie alla persona per evitare che la sua vita diventi in un vero inferno, dovendo mettere il doppio della fatica per fare tutte quelle piccole cose di vita quotidiana che la rendono tale. Per ovviare a queste esigenze, tuttavia, servono degli interventi strutturali agli immobili che costano un sacco di soldi. Entrano quindi in scena nel 2023 i bonus indirizzati proprio alle persone che ne hanno maggiormente bisogno.
Rivedere gli spazi e le apparecchiature di un immobile abitativo a misura di persona invalida fisicamente è un processo che costa molto denaro, tempo e fatica. Occorre rivedere, nei casi più gravi, la maggior parte della struttura di un edificio. Ecco perché lo Stato ha deciso di andare incontro alle esigenze di queste persone, offrendo una serie di bonus che agevolino il pagamento di questi interventi. Il nome di questo intervento del Governo prende il nome di bonus barriere architettoniche e prenderà il via nel 2023.
Come molti altri bonus prorogati dal Governo Meloni rispetto ai bonus precedenti, anche il bonus barriere architettoniche è su base familiare. Inizialmente in programma come uno dei bonus da cancellare ad anno nuovo, il Governo ne ha visto l’importanza e ha deciso di prorogarlo ancora per un nuovo anno. Nel 2023 il bonus barriere architettoniche viene ampliato oltre che per l’acquisto, l’istallazione e la sostituzione di vecchi impianti, anche per smaltimento, smontaggio ed alienazione di tali vecchi impianti. Soprattutto quelli molto vecchi ed ormai fuori norma.
Nello specifico, il bonus copre l’acquisto o la sostituzione di ascensori, pedane, elevatori interni ed esterni, e altri apparecchi di questo tipo. L’incentivo prevede anche lavori per l’abbattimento di una barriera architettonica che impedisca al beneficiario di vivere normalmente. Una semplice scala, ad esempio, innocua per un normodotato, ma impossibile da approcciare da una persona con invalidità fisica.
Il bonus barriera architettonica consente di godere di una detrazione fino al 75% della spesa globale per l’acquisto e installazione degli apparecchi che consentono l’abbattimento delle barriere architettoniche. La detrazione sarà applicata su qualsiasi volume di spesa al di sotto dei 50.000 euro e pagata in 5 rate annuali di pari importo e per 5 annualità di dichiarazione dei redditi consecutive.
Per lavori in condomini o simili, il limite scende a 30.000 euro, ma va moltiplicato per ogni appartamento dell’unità immobiliare fino ad un massimo di 8 nei condomini.
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