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Stipendi: arriva finalmente l’aumento di 500 euro, promessa mantenuta

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Bruno Galvan

Con il 2023 entra in vigore la Legge di Bilancio che prevede l’aumento delle buste paga grazie al taglio del cuneo fiscale. Vediamo quali importi saranno maggiorati dopo questa mossa da parte del Governo di Giorgia Meloni.

Il taglio del cuneo fiscale introdotto nella Legge di Bilancio rappresenta una misura economica in grado di poter dare una mano agli stipendi dei lavoratori. L’aumento dell’inflazione ha infatti dimezzato il potere d’acquisto dei lavoratori con il conseguente crollo dei consumi.

meloni
Il Governo Meloni ha tagliato il cuneo fiscale

Il taglio del cuneo contributivo del 3% per i redditi fino a 25mila euro porterà un risparmio mensile di 41,15 euro, ed annuo di 493,85 euro. Per la fascia di retribuzioni di 22.500 euro il risparmio (e quindi aumento del netto in busta paga) mensile è di 37 euro, per cui quello annuale di 444,46 euro. Per queste fasce di reddito il Governo ha stabilito che nel 2023 l’esonero contributivo nelle retribuzioni lorde arrivi al 3%. Gli stipendi mensili per i lavoratori che hanno retribuzioni lorde annuali fino a 25mila euro potranno godere del taglio fiscale del 3%.

La fascia retributiva tra 25mila e 35mila euro di conferma l’attuale esonero del 2%, lo stesso importo del secondo semestre 2022. La sforbiciata del 3% del cuneo contributivo riguarda le retribuzioni imponibili fino a 1.923 euro, mentre si conferma l’attuale taglio del 2% per le retribuzioni che non eccedono l’importo mensile di 2.692 euro. I limiti di importo mensile sono maggiorati del rateo di tredicesima per la competenza del mese di dicembre.

Aumento stipendi 2023

Il taglio del cuneo fiscale privilegia maggiormente i redditi fino a 25mila euro annui. In definitiva gli aumenti sugli stipendi mensili saranno praticamente i seguenti:

  • le retribuzioni di 22.500 euro (37,04 euro mensili e 444,46 euro annuali),
  • quelle di 20mila e 30mila euro (entrambe con un risparmio di 32,92 euro mensili e 395,08 euro annuali)
  • quelle di 35mila euro (32,85 euro mensili e 394,23 euro annuali)
  • retribuzioni da 12.500 euro (24 euro mensili e 288,75 euro annuali)
  • e infine quelle da 10mila euro (il risparmio è di 19,25 euro mensile e 231 euro annuale).
buste paga
Da gennaio 2023 le buste paga dei lavoratori sono più ricche

Rispetto al 2021, gli incrementi sono più sostanziosi, ma come spiegavamo sopra il taglio del 2% varato da Draghi è già in vigore tant’è che nel corso del 2022 le buste paga dei dipendenti sono aumentate. Anche in questo caso, intendiamoci, l’incremento è stato modesto. I redditi lordi fino a 10mila euro hanno ricevuto circa 13 euro, che sommati ai 6,4 euro che avranno dal 2023 portano il totale a poco più di 19 euro di aumento rispetto al 2021. Chi invece arriva a guadagnarne 20mila, avrà nel 2023 circa 33 euro in più rispetto al precedente periodo.

Taglio cuneo fiscale 2023

Sono importi che francamente non possono ritenersi adeguati a rimpinguare le tasche dei lavoratori italiani. Aumenti mensili tra i 37 ed i 19 euro non servono decisamente a nulla. Serve una misura economica più sostanziosa ed in grado di aiutare ancora di più quei redditi bassi e medi che sono quelli che più di tutti stanno risentendo dell’aumento dell’inflazione. Le casse dello Stato però non consentono al momento chissà quali deroghe. Ragion per cui accontentiamoci di questo pochissimo incremento degli stipendi consapevoli però che non può e non dovrà bastare per uscire dalla difficoltà economica.

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