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Bonus impianti elettrici: ecco come avere tanti soldi nel 2023 per rifarti casa

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Bruno Galvan

Il Governo ha prorogato alcuni bonus per il 2023. Tra questi c’è quello sugli impianti elettrici.

Nella nuova Legge di Bilancio del Governo meloni c’è da registrare sicuramente una stretta sui bonus in generale. Tra i vari bonus che hanno visto una proroga anche per il 2023 troviamo quello relativo agli impianti elettrici. Si tratta di una importante agevolazione per chi intende cambiare il proprio impianto durante una ristrutturazione della abitazione. Di seguito vedremo a chi spetta e come bisogna fare per beneficiarne.

Bonus impianti elettrici 2023

L’agevolazione fiscale concessa a chi effettua lavori di rifacimento dell’impianto elettrico consiste nella detrazione IRPEF del 50% del costo sostenuto fino ad un massimo di €96.000 di importo totale.In sostanza si può detrarre in dichiarazione fino ad un massimo di €48.000 (50% di 96.000). La detrazione viene effettuata in 10 rate annuali di pari importo. L’aliquota 50% è in vigore fino al 31 dicembre 2023. Un requisito importante è che i pagamenti vengano effettuati mediante un bonifico postale o bancario, sul quale risultano:

Operaio edile
Bonus impianti elettrici 2023: il Governo proroga agevolazioni
  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento
  • estremi della fattura, numero e data

Non è assolutamente consentito il pagamento in contanti: tale modalità non consentirà di beneficiare del bonus. Ad essere ammessi al beneficio fiscale della detrazione sono le seguenti categorie di soggetti:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari (affittuari) o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali (investimenti che l’azienda utilizza per il suo funzionamento) o merce;
  • soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Quali bonus edilizi nel 2023?

Il Governo ha prorogato alcuni bonus del precedente esecutivo anche se sono stati rivisti al ribasso. Questo perchè, specialmente sul Superbonus, ci sono state delle vere e proprie truffe ai danni dello Stato da parte di chi ne ha beneficiato senza averne i requisiti oppure gonfiando di molto la fattura reale. Sul Superbonus al 110% la premier Meloni ha dichiarato:

Meloni
La premier Giorgia Meloni cambia Superbonus e non solo

 

Superbonus 110% nasceva meritoriamente per rimettere in moto l’economia italiana dopo pandemia. Ne abbiamo sempre condiviso le finalità, però le modalità di realizzazione hanno creato molti problemi. A chi ha fatto campagna elettorale dicendo che grazie al provvedimento si poteva ristrutturare e adeguare da un punto di vista energetico il proprio condominio gratuitamente, dico che il concetto di ‘gratuità’ è costato 60 miliardi allo Stato, con un buco di 38 miliardi”.

In buona sostanza i bonus prorogati nel 2023 sono i seguenti:

  • Superbonus come già evidenziato passerà dal 110% al 90% nel 2023, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025;
  • Bonus ristrutturazione con detrazione al 50% e valido fino al termine del 2024;
  • Ecobonus, con detrazione fino al 65% e valido fino al termine del 2024;
  • Sismabonus in vigore fino al 31 dicembre 2024;
  • Bonus mobili con un massimo di spesa fino a 8mila euro (inizialmente era previsto a 5mila euro) per il 2023 e fino a 5mila euro per il 2024;
  • Bonus verde con una detrazione fino al 36% sulle spese per un massimo 5mila euro e valido sino alla fine del 2024;
  • Bonus acqua potabile con detrazione fino al 50% su un tetto pari a 1.000 euro e riconfermato fino al 31 dicembre 2023.

 

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