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Nemmeno una rapina in banca in tutto il 2022: ecco come è stato possibile

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Stefano Vori

Nemmeno una rapina in banca nel 2022. Eppure è successo. Ma come è stato possibile e, soprattutto, dove si è verificato questo caso unico?

Notizie che lasciano a bocca aperta. Perché danno l’idea di come altrove si governi e, di conseguenza si viva, in maniera differente dalla nostra. E queste differenze sembrano già più marcate in questo breve, primo periodo del governo guidato da Giorgia Meloni. Alcune scelte dell’esecutivo sembrano infatti viaggiare in direzione “ostinata e contraria” rispetto a quelle della maggioranza degli altri Stati europei.

Giorgia Meloni
Nemmeno una rapina in banca (I Love Trading)

Qualche dubbio poi su alcune scelte di campo del governo italiano sorgono spontanee quando si leggono certe notizie. Capita infatti che in un luogo non lontanissimo da noi, se non da un punto di vista prettamente “mentale“, in un anno, il 2022, non vi siano state rapine in banca. L’italico stupore è comprensibile, la motivazione di questo apparente miracolo, deve far riflettere. Soprattutto chi ci guida.

Nemmeno una rapina in banca, ma come è possibile?

Scorrendo i titoli dei giornali, capita a volte di incrociare notizie che sembrano inverosimili. Pensi allora che vi sia un’esasperazione nel titolo e che poi lo sviluppo dell’articolo aggiusterà un po’ il tiro riportandolo sui binari della “normalità”. La normalità, ma quale normalità? Quando leggiamo una notizia la commentiamo secondo il nostro modo di pensare, utilizzando dei parametri che sono soltanto nostri o, tutt’al più, del paese dove viviamo. Questo capita più spesso quando si leggono notizie riguardanti altri Stati, evidentemente assai diversi dal nostro.

Era il 1980 quando Edoardo Bennato cantava la sua Isola che non c’è. Una frase del brano recitava: “e se non ci son ladri. forse è proprio l’isola che non c’è“. Eppure, in Europa, nel nostro continente, vi è uno Stato che può dire che nel 2022 non vi sono state rapine in banca! Nel 2000 erano state 221 le rapine in banca. Lentamente, e costantemente, il numero è diminuito fino a toccare una cifra inferiore a 10 nel 2017. Ma come mai? Come è stato è possibile raggiungere un simile obiettivo? Molti magari staranno pensando ad un utilizzo dell’esercito a difesa degli istituti bancari. Niente di tutto questo.

In Danimarca, e non sull’Isola che non c’è, un tale risultato è stato possibile anche attuando una politica opposta a quella messa in campo dal governo italiano presieduto da Giorgia Meloni. Quale politica?

Stop al denaro contante

In Danimarca è stato possibile raggiungere questo invidiabile risultato di non aver subito, per l’intero anno 2022, alcuna rapina in banca, anche grazie alla notevole riduzione dell’utilizzo del denaro contante. E’ questa la ferma convinzione del sindacato dei lavoratori del settore finanziario, Finansforbundet, che sottolinea come l’uso, pressoché generalizzato della carta per i pagamenti, abbia portato gli istituti di credito a ridurre notevolmente i servizi di cassa, lasciando pochissimo contante al proprio interno.

Vetro in frantumi
Nemmeno una rapina in banca (I Love Trading)

La maniera migliore quindi per stroncare sul nascere ogni tentativo di rapina. Una scelta di campo decisa, quella del governo danese, che sta portando risultati importanti. Chissà quando l’Italia potrà annunciare che durante un intero anno non vi sono state rapine in banca. Intanto dal 1° gennaio 2023 la soglia massima per il pagamento in contanti è stata portata a 5000 euro. Una direzione forse non ostinata, sicuramente contraria a quella danese.

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