Oggi avere un figlio è una spesa grandissima anche perché con gli stipendi sempre più precari e con l’inflazione sempre più forte tanti genitori concretamente non ce la fanno a mantenere i propri figli.
Avere dei figli significa un continuo esborso per le famiglie. Mentre in altri Stati europei lo stato sociale aiuta i genitori che hanno i figli e li fa sentire sempre circondati da una protezione per poter mantenere la propria prole questo in Italia non esiste. Tuttavia arriva un bonus da €800 che può aiutare proprio i genitori che si trovino in particolari situazioni.
La legge del 17 dicembre 2021 ha previsto un fondo per aiutare i genitori lavoratori a portare avanti le spese per la crescita dei propri figli. In sostanza i genitori che si trovano in stato di bisogno e che non riescono a mantenere i propri figli possono accedere a questi soldi. Grazie a questo fondo ai genitori vengono offerti fino a 800 euro al mese ma cerchiamo di capire come funziona.
Fondo per i genitori in difficoltà
Questo fondo serve proprio ad aiutare i genitori lavoratori separati o divorziati che non riescono a far fronte alle spese di tutti i giorni. Questo fondo è stato istituito alla fine del 2021 proprio per garantire una continuità di erogazione all’assegno di mantenimento. Infatti i genitori che a causa del covid hanno visto un calo della propria attività economica possono accedere a questo fondo. Il bonus erogato arriva fino a 800 euro.
Si tratta di un bonus da €800 che viene erogato in un’unica soluzione e che si può anche cumulare con l’assegno unico universale. Per poter beneficiare di questa cifra che arriva ad un massimo di 800 euro al mese il genitore richiedente deve essere in stato di bisogno e cioè deve avere un reddito entro gli €8000 proprio nell’anno in cui non ha ricevuto l’assegno di mantenimento.
Come chiedere questa cifra
Ma questo non basta giustificare questa misura perché il genitore tenuto al pagamento dell’assegno di mantenimento deve essere rimasto totalmente o parzialmente inadempiente non a causa di cattiva volontà ma a causa di una riduzione di una sospensione della propria attività lavorativa per almeno 90 giorni.
Il contributo può essere erogato proprio a genitori separati o divorziati a basso reddito quando l’assegno di mantenimento sia stato ridotto o non versato nel periodo tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.
Requisiti e domanda
I requisiti sono la convivenza del genitore affidatario con figli minori o anche maggiorenni portatori di handicap. Il reddito del richiedente deve essere basso e la domanda deve prevedere anche una dichiarazione attestante il nesso di causalità tra l’inadempienza del genitore tenuto all’assegno di mantenimento e l’emergenza covid 19.
Infatti proprio il covid 19 deve aver determinato la cessazione, la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa del coniuge tenuto all’assegno di mantenimento. Proprio se ci sono tutti questi requisiti il genitore affidatario potrà avere fino ad 800 euro al mese ad integrazione dell’assegno di mantenimento che gli è dovuto proprio per il figlio. Per scaricare e presentare domanda è importante rivolgersi a CAF o patronati.
