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TARI: così puoi pagare molto meno (in qualche caso eviti del tutto)

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Riccardo Magliano

Ci sono bonus anche per quanto riguarda la tassa sui rifiuti. Con questo stratagemma è possibile diminuire o addirittura annullare i costi della TaRi e poter risparmiare.

Un consiglio utile contro il caro vita di questo dispendioso 2023.

rifiuti
Quando non devi pagare la TaRi
ilovetrading.it

Ci sono numerosi modi per risparmiare sulle tasse in questo dispendioso 2023. La crisi economica costringe un po’ tutti noi a fare dei tagli alle nostre spese, ma è bello quando sono le istituzioni a farlo per noi. In questo caso a dare una mano può essere il Comune in cui viviamo, visto che si parla di TaRi. Questa è l’imposta comunale sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Una tassa particolarmente importante, perché serve ai comuni di tutta Italia per mantenere in piedi le operazioni di pulizia di una città. La TaRi viene pagata sugli immobili utilizzati e un immobile risulta soggetto alla TaRi nel caso in cui sia attivo per tale immobile il servizio di raccolta e smaltimento, qualunque esso sia. Questo significa che, per esempio, se un immobile è disabitato o è in una condizione tale per cui non produce rifiuti, non è soggetto al pagamento della TaRi.

L’importo dell’imposta è stabilito dai singoli comuni in base al costo reale del servizio di smaltimento dei rifiuti prodotti dalla cittadinanza. Ci sono tuttavia diversi fattori che concorrono al calcolo dell’imposta, fattori che possono anche portare a pagare la TaRi molto meno di quanto richiesto, fino ad annullarne del tutto il costo. Uno dei fattori è, ovviamente, l’efficienza del servizio. Se il servizio offerto dal Comune per la raccolta dei rifiuti non è sufficientemente efficiente, quindi se i punti di raccolta sono troppo lontani, o ci sono disservizi dovuti a scioperi o altre cause, la tassa può diminuire.

Sconto del 40% sulla TaRi, ecco in quali occasioni

Esiste poi una norma, varata nel 1993, che prevede uno sconto del 40% della tassa sui rifiuti in caso di servizio particolarmente inefficiente. Se, infatti, il servizio offerto dal Comune non è sufficiente a soddisfare la richiesta cittadina, la TaRi deve essere ridotta del 40%. Nello stesso decreto sono anche specificate delle casistiche in cui il pagamento della TaRi è completamente annullato. Nello specifico si tratta di immobili per cui è riconosciuto l’esonero dal pagamento della TaRi.

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Quando non devi pagare la TaRi
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Sono esenti dalla TaRi, per esempio, le occupazioni fatte dallo Stato, dalle Regioni, dei Comuni, dai consorzi o da enti religiosi per finalità specifiche di assistenza, previdenza, sanità, educazione, cultura e ricerca scientifica. Sono inoltre esenti anche le stazioni dei treni e le fermate degli autobus e ogni immobile e installazione di pubblica utilità.

Altri casi di immobili esenti dalla TaRi

Sono inoltre esenti dal pagamento della TaRi le occupazioni da parte di vetture destinate al servizio pubblico di linea in concessione, le occupazioni occasionali di durata non superiore a quella che sia stabilita dai regolamenti della polizia locale e le occupazioni determinate dalla sosta dei veicoli per il tempo necessario al carico e scarico di merci.

Inoltre c’è l’esenzione totale dal pagamento della TaRi per gli immobili a destinazione cimiteriale e gli accessi carrabili destinati ai soggetti portatori di handicap.

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