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Bonus casa: arriva la cessione del credito senza rischi, soddisfazione per i 5 passaggi

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Salvatore Dimaggio

I bonus casa ormai sono un grosso problema per gli italiani.

Da un lato gli italiani amano molto questi bonus che consentono di risparmiare tanto sulle costose spese di manutenzione di un immobile ma dall’altro la cessione del credito sta diventando sempre più problematica. In realtà già con il governo Draghi i problemi sulla cessione del credito erano diventati troppi.

Giancarlo Giorgetti
Cessione del credito bonus casa (I Love Trading)

Infatti il governo Draghi non gradiva particolarmente i bonus casa e aveva cominciato a mettere delle norme molto rigide per quanto riguarda la cessione del credito. Infatti una delle emergenze su cui si confronta il decreto aiuti quater è proprio lo sblocco delle cessioni del credito per quanto concerne i cantieri avviati nel 2022 relativamente al superbonus.

Troppi cantieri fermi

In realtà questa è una situazione che sta affliggendo praticamente tutta l’Italia. Infatti l’Italia è piena di cantieri aperti ma bloccati proprio per insufficienza di fondi. Le aziende del mondo dell’edilizia si chiedono quando potranno cominciare a far ripartire i cantieri.

Infatti da quando sono partite le norme particolarmente stringenti sulla cessione del credito, cedere i crediti è diventato molto problematico perché poste italiane e le tante banche non desiderano più avere dei crediti che poi le espongono a grossi rischi e anche a penetranti controlli. Quindi sostanzialmente i cantieri possono partire ma poi il credito non si sa chi cederlo e quindi l’Italia è piena di cantieri fermi.

Aumento dei passaggi

Tutti questi cantieri ma senza operai che ci lavorino sono un costo enorme e il governo Meloni si è trovato in una situazione non facile. Il governo Meloni per cercare di semplificare il quadro molto contorto ha fatto salire le cessioni del credito da due a tre. Tre cessioni del credito teoricamente dovrebbero essere una buona notizia per questo martoriato settore ma il fatto è che le tre cessioni del credito dovranno avvenire tra istituti qualificati.

Ma se uno di questi soggetti qualificati che riceve il credito lo cede a imprese correntiste secondo gli esperti si può arrivare a cinque passaggi totali. Ovviamente aumentando il numero di cessioni del credito possibili si dà una mano a questo settore ma non si risolve il problema.

Le banche devono sentirsi garantite

Sostanzialmente le banche non vogliono dare liquidità per i lavori con il superbonus. Il problema in definitiva è molto semplice: le banche non vogliono essere coinvolte nei durissimi controlli a carico di chi chiede il superbonus. Infatti i bonus casa e ovviamente anche il superbonus sono dei veri e propri sorvegliati speciali da parte dell’Agenzia delle entrate e quando una banca accetta la cessione del credito sostanzialmente può diventare corresponsabile di tutti gli imbrogli fatti nell’ambito di quel cantiere.

Purtroppo siccome imbrogli nell’ambito del bonus casa ce ne sono stati tanti non deve stupire il fatto che il mercato della cessione del credito sia sostanzialmente bloccato.

Vedremo se la nuova normativa bloccherà le cose

Questo aumentare il numero delle sessioni possibili da parte degli istituti come ha fatto il governo è stato un qualcosa che è stato recepito positivamente dalle aziende del mondo dell’edilizia ma dirà il tempo se effettivamente questo consente di sbloccare le banche sulla cessione del credito o se invece non sarà così.

Sblocco cessione del credito
Sblocco cessione del credito / I Love Trading

Attualmente tante aziende sono effettivamente bloccate e molti sono perplessi sul fatto che le banche possano sentirsi tutelate dalle ultime normative del governo. Eppure molti sono ottimisti e ritengono che l’aumento da 2 a 3/5 passaggi possa sbloccare le cose.

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