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Meglio NASPI o pensione a 65 anni? La risposta nel 2023 non è banale

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Riccardo Magliano

Assegno di disoccupazione o pensione anticipata? Quest’anno la scelta è molto importante perché l’una necessariamente preclude l’altra e quale conviene di più è soltanto una questione di situazioni. Ecco pro e contro della NASPI e della pensione anticipata, così da decidere quale scegliere.

pensionato
pensione anticipata o NASPI
ilovetrading.it

Nel 2023 sono state approvate un buon numero di misure di pensionamento anticipato che permettono un ritiro dal mondo del lavoro prima del previsto. Misure come Opzione Donna, Ape Sociale e Quota 103 possono portare i lavoratori a andare in pensione anche 7 anni prima del previsto. Ricordiamo infatti che il minimo di età necessario per andare in pensione per vecchiaia in Italia è di 67 anni, con un minimo di versamento contributivo di 20 anni pieni. Quota 103, ad esempio, permettere il pensionamento con 41 anni di contributi alle spalle a partire dall’età di 61 anni. Opzione Donna, invece, permette alle lavoratrici tra i 58 e i 60 anni (a seconda della presenza o meno di condizioni particolari) di andare in pensione anticipatamente con 36 anni di contributi versati.

Cosa succede, però, se qualcuno arriva a 65 anni di età, a solo 2 anni dalla pensione, ma senza un lavoro? Se un lavoratore perdesse il lavoro a 65 anni, con solo 2 anni rimanenti dalla pensione si troverebbe nella condizione di scegliere se andare in pensione anticipata o sfruttare la NASPI. Quest’ultima gli permetterebbe di coprire quei 2 anni di contributi che gli restano prima della pensione di vecchiaia. In un caso come questo, cosa conviene fare? La risposta è tutt’altro che scontata e necessita di un poco di approfondimento.

NASPI per la pensione di vecchiaia o pensione anticipata subito? Ecco i consigli

La scelta tra le due possibilità potrebbe non basarsi soltanto sulla sensazione del momento, ma anche sui numeri. Occorre infatti analizzare pro e contro di entrambe le possibilità. Andare in pensione con Quota 103 può avere molti vantaggi. Il più ovvio è quello di poter andare in pensione ben prima dei 67 anni richiesti dalla pensione di vecchiaia, in questo caso basta aver completato 41 anni di contributi. Il problema sta nell’assegno pensionistico. Quello di una pensione anticipata è decisamente inferiore rispetto a quello che si percepirebbe da una pensione di vecchiaia.

D’altro canto, tramite la NASPI, ovvero l’assegno di disoccupazione, se il lavoratore ha perso il lavoro per interruzione del contratto e dopo essere uscito per giusti motivi, può ottenere quei 2 anni di contribuzione necessari per andare in pensione di vecchiaia. La differenza la fanno gli assegni pensionistici.

festeggiamento pensione
pensione anticipata o NASPI
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Questione di soldi

Ammettendo che un lavoratore si trovi nella condizione di avere a disposizione entrambe le possibilità, quindi con tutti i requisiti sia per la NASPI che per Quota 103, la differenza la farebbe lo stipendio che aveva prima di venire licenziato dal suo ultimo lavoro. Entrambe le misure sono uno scivolo sociale per arrivare fino alla pensione di vecchiaia, ma in quei due anni di buco sarebbe più conveniente la misura che offre l’assegno più alto.

La NASPI permette di ottenere un assegno previdenziale pari al 75% dello stipendio ricevuto negli ultimi 4 anni di lavoro. Inoltre, dopo i primi mesi di percezione, l’assegno cala del 3% al mese. L’assegno della pensione anticipata, invece, viene calcolato tramite un calcolo contributivo. Questo significa che più è alto l’ammontare di contributi maturati, più è alto l’assegno. In questo caso occorre farsi i propri calcoli e capire quale delle due misure ci fa guadagnare maggiormente nel corso dei due anni che mancano alla pensione di vecchiaia, che avrà sicuramente un assegno superiore ad entrambe.

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