Come Tim e Wind, anche la Vodafone ha allertato i clienti sui rincari: partiranno da marzo per molti clienti che hanno attive le offerte
Rincari in arrivo per alcuni clienti Vodafone di rete fissa. La comunicazione è partita anche per Vodafone, così come ha fatto d’anticipo Wind e Tim. Tutte le compagnie telefoniche continuano a correre ai ripari per via della pressione del tasso d’inflazione alle stelle.
Wind, così come Tim, hanno già dichiarato che le tariffe per l’anno 2023 varieranno di mese in mese seguendo l’andamento dell’inflazione, in modo da tirarsi fuori dalle polemiche relative ad ulteriori aumenti che potranno arrivare nel corso dei mesi di quest’anno.
Aumenti Vodafone per la linea fissa: rincari a partire da marzo 2023 così come per Tim e Wind
Nel dettaglio, questi utenti con contratto rete fissa Vodafon subiranno un aumento di 1,99 euro al mese: “A seguito di un aumento generale e sostanziale dei costi complessivi e per continuare a investire sulla rete e rispondere al meglio alle nuove esigenze di traffico, ti informiamo che le tue condizioni contrattuali cambieranno” ha scritto nella comunicazione ufficiale l’azienda. “A partire dal 22 Marzo 2023 il costo della tua offerta di rete fissa aumenterà di 1,99 euro al mese. Per maggiori dettagli vai su voda.it/info” ha concluso la compagnia indirizzando il cliente sul sito per avere maggiori informazioni in merito alle nuove direttive sui contratti che subiranno un aumento
Al momento sono sconosciute le offerte coinvolte in questi aumenti, nel senso che non è ben chiaro se saranno solo le offerte relative alla rete fissa oppure se come per Tim e Wind potranno esserci cambiamenti anche su altre offerte. In ogni caso, già nello scorso novembre fu annunciata una rimodulazione che prevedeva un aumento sempre di 1,99 euro, quindi erano tutti abbastanza preparati al cambiamento. Inoltre, se qualcuno avesse già ricevuto l’aumento, non ne subirà un altro, non sarà compreso negli aumenti relativi a marzo 2023.Tra l’altro, sarà previsto il diritto di recesso per chi non intende fronteggiare questo rincaro entro 70 giorni dalla data di emissione della fattura. Ciò significa che tutti potranno decidere di evitare di pagare l’aumento o cambiando contratto oppure scegliendo direttamente un altro operatore.
