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Riduzione canone d’affitto: ecco come richiedere questo diritto

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Stefano Vori

La riduzione del canone d’affitto, necessità quando non vi sono più le condizioni per poterlo pagare. Come deve essere inoltrata la richiesta?

Persino il bene più prezioso, quello voluto, desiderato con tutte le proprie forze, può trasformarsi in un incubo. Non soltanto chi la casa l’ha acquistata tramite un mutuo, magari a tasso variabile e con le rate che sono aumentate vertiginosamente, ma anche chi vive in una casa in affitto.

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Riduzione canone d’affitto (I Love Trading)

Anche per costoro, infatti, la crisi può arrivare a toccare ciò che non dovrebbe mai essere scalfito, il luogo dove si vive, spesso, insieme alla propria famiglia. E quando le difficoltà contingenti mettono in forse il regolare pagamento del canone d’affitto, occorre necessariamente fare qualcosa. Ma cosa?

Riduzione canone d’affitto, una dolorosa necessità

Dopo due anni di pandemia di Covid-19, proprio nel momento in cui imprese e famiglie stavano cercando di rialzare la testa dopo un periodo estremamente difficile dal punto di vista economico, dove una larga parte del settore produttivo era stata costretta a fermarsi, è arrivata la guerra tra Russia ed Ucraina ad aggravare ulteriormente una situazione già di per sé molto grave. Proprio i conti delle famiglie hanno pagato, e continuano a pagare, il prezzo più alto di una crisi economico-sociale dai contorni allarmanti. E che non dà segni di cedimento.

Quando si attraversano periodi di crisi così lunghi e complessi, prima o poi anche il bene più prezioso inizia a venire intaccato. Lo si protegge con tutte le forze disponibili, ma può arrivare il momento in cui non ce la si fa più. La casa inizia a essere un fardello troppo pesante, se unito a bollette dalle cifre astronomiche e a beni di prima necessità mai così cari. Di questi tempi è proprio la casa la componente che soffre di più la crisi economica in atto. Un’inflazione che ha raggiunto livelli toccati soltanto qualche decennio fa sta causando dei gravi danni alle economie di milioni di famiglie.

La Bce, la Banca centrale europea ha, sembra, come unico strumento per combattere questa inflazione impazzita, l’aumento dei tassi di interesse. La conseguenza immediata è che le rate dei mutui a tasso variabile hanno toccato cifre sempre più insostenibili, aumentate anche di 150 euro in un anno. Una cura che sembra persino peggiore della malattia. E non va certamente meglio a chi vive in una casa in affitto. Chi vive in una situazione di disagio economico e non può più pagare con regolarità il canone d’affitto, può richiedere che questo gli venga diminuito?

Che fare?

Una delle soluzioni possibili per pagare meno l’affitto di casa è ricorrere al Bonus affitti 2023. Stiamo parlando infatti di una misura erogata da ogni singolo Comune soltanto a precise categorie di persone che versano in condizioni economiche difficili. Anche in questo caso è il modello ISEE a sancire chi potrà rientrare nella misura. L’importo del Bonus affitti 2023 può variare da Comune a Comune e coloro che sono interessati devono inoltrare la richiesta sulla pagina istituzionale del Comune di residenza.

Un’altra soluzione per pagare un minore importo del canone di affitto della casa è accordarsi direttamente con il proprietario dell’immobile, facendone preventiva richiesta. Questa infatti è consentita qualora l’inquilino si trovi in difficoltà economiche dovute, a esempio, alla perdita del lavoro. In questo caso proprietario ed inquilino possono rinegoziare l’importo del canone pattuito alla stipula del contratto. Una scrittura privata sancirà l’accordo raggiunto con l’importo ridotto del canone di affitto e la durata del periodo di tale riduzione.

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Riduzione canone d’affitto (I Love Trading)

La scrittura privata andrà pertanto registrata e da quel momento l’Agenzia delle Entrate calcolerà le imposte al proprietario dell’immobile secondo la nuova cifra concordata.

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