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Bonus in busta paga: ecco quanto troverete in più sullo stipendio

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Enrico

Alcune categorie professionali riceveranno un bonus in busta paga: un utilissimo aiuto in questo momento per affrontare il caro-vita. Ecco tutti i dettagli. 

Buone notizie per i dipendenti pubblici. Sono in arrivo compensi aggiuntivi rispetto agli stipendi, pensati per combattere l’inflazione e in alternativa a contratti maggiorati non finanziabili per mancanza di fondi.

bonus extra stipendio dipendenti pubblici servizio sanitario
Bonus (Ilovetrading.it)

Il bonus in busta paga, riconosciuto dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, è applicabile per 13 mensilità. Vediamo nello specifico i soggetti interessati e gli importi.

Un bonus in busta paga, ma non per tutti

La legge di bilancio 2023 (articolo 1, commi da 330 a 333) prevede che l’importo maturato corrisponda all’1,5% della retribuzione (calcolato su 13 mensilità). In altre parole, gli aumenti di stipendio sono direttamente proporzionali allo stipendio, quindi più alta è la busta paga, maggiore è il bonus.

Quanto agli importi, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha pubblicato le tabelle con i valori orientativi ponderati sulla scorta dello stipendio base tabellare: va da sé che la somma è destinata ad aumentare parallelamente al crescere del compenso.

Secondo il dicastero di Via XX Settembre, dunque, le cifre base sarebbero le seguenti. Per infermieri, infermieri pediatrici, ostetriche/i, amministrativi e tecnici del Servizio Sanitario Nazionale: dai 29 € mensili della Categoria D, ai 39 € della Ds6. Per gli Operatori socio-sanitari (Oss): dai 25 € ai 19 €. Come detto, gli importi saranno corrisposti in ogni busta paga del 2023 per tredici mensilità.

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Bonus (Ilovetrading.it)

Sono compresi solo i contributi pensionistici e l’imposta locale sulle attività produttive (Irap), mentre non sono conteggiati ai fini del trattamento di fine rapporto, l’indennità di buonuscita, il trattamento di cassa integrazione e il trattamento di fine rapporto corrisposto agli eredi superstiti in caso di decesso del dipendente. In altre parole, con questo extra sullo stipendio si pagheranno solo i contributi per la pensione e l’Irap.

Questa la decisione della Ragioneria Generale dello Stato, che riguarderà migliaia di lavoratori delle categorie sopra elencate; categorie molto importanti per il nostro Paese, e che spesso non hanno ricevuto la giusta ricompensa da parte dello Stato italiano, almeno a detta di alcuni. L’extra sullo stipendio aiuterà molti di loro a gestire meglio le finanze personali e a raggiungere i propri obiettivi.

Tuttavia, come per qualsiasi altra fonte di reddito, ci possono essere anche degli svantaggi: se il reddito complessivo aumenta, infatti, anche le tasse che si devono pagare lievitano; inoltre, lo sforamento di una certa soglia reddituale può precludere l’accesso a determinate agevolazioni finanziarie, come i prestiti agevolati o le esenzioni fiscali, altrettanto utili in momenti difficili come questo.

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